Il popolo dei superiori di comunità religiose, sia maschile che femminile, è molto numeroso e variegato. Lo testimonia anche la grande varietà di nomi con cui ne viene indicato il ruolo: abate, priore, preposito, ministro, guardiano, rettore, presidente, decano, responsabile, coordinatore, padre, madre, fratello (sorella) maggiore, arciprete. Altrettante sono le modalità con cui la loro funzione viene esercitata. Alcuni nutrono di sé un concetto così alto che non è più possibile vederlo a occhio nudo, altri vivono l'incarico come un peso opprimente, altri ancora sono capaci di trasmettere la loro vitalità in modo costruttivo e gioioso a tutta la comunità. Siamo certi che il superiore ognuno a modo proprio - fa onestamente quello che può, gestendo in modo diverso limiti e opportunità. Questa convinzione di fondo permette all'autore di scrivere questi "pensieri in libertà", dove prevale, sulla critica, il buonumore e il sorriso. Il libro, frutto di molte osservazioni e di alcune esperienze concrete, propone una riflessione divisa in tre parti: la prima mette a fuoco una "galleria di ritratti" o di modi diversi di concepire e realizzare il compito di superiore; la seconda indaga su alcuni documenti della Chiesa e delle Congregazioni che descrivono funzioni e ruolo del superiore; la terza parte, infine, propone qualche suggerimento pratico per orientarsi nell'esercizio quotidiano dell'autorità.
Periodicamente i mezzi di comunicazione sociale sottolineano la crisi della coppia; nel linguaggio popolare si parla di coppie scoppiate; i dati dell’Istat rivelano che diminuiscono i matrimoni celebrati sia in chiesa che in municipio, mentre aumenta il fenomeno delle convivenze senza alcun legame giuridico. Si può ancora scommettere sulla bellezza e sulla opportunità di un legame di coppia? Vale la pena affrontare un percorso per prepararsi a vivere in pienezza questa realtà? Esistono le condizioni per evitare l’inganno della interpretazione magica (“era scritto nelle stelle”), o per affrontare le crisi del rapporto, il trauma del tradimento? È destinata alla frustrazione la speranza che ci fa cercare nel partner affettivo una possibile felicità? Gli Autori privilegiano in questo lavoro una lettura della problematica da tre punti di vista diversi e complementari: una lettura psicologica, anzitutto, che indaghi sulla dinamica delle attese, sulla pressione dei ruoli sociali, sulla gradualità della consapevolezza e della responsabilità nella crescita affettiva. Poi una lettura di fede, che aiuti a scoprire e a vivere la bellezza di una relazione inventata dal Creatore come una opportunità di felicità per i suoi figli, e non come un castigo. Infine, una lettura pedagogica, con lo scopo di sostenere i genitori nel compito di educare i figli all’amore e alla relazione. Nel testo si alternano argomentazioni, tavole sintetiche, spunti per una riflessione personale o con il partner, storie di uomini e donne che hanno vissuto relazioni di coppia con esiti diversi. È un libro da leggere e da discutere.
P. Mario Danieli è sacerdote gesuita, ormai settantenne. Ha accompagnato per molti anni sia seminaristi (soprattutto nella città di Belém, Pará, in Brasile), sia religiosi e religiose, in modo particolare attraverso la pratica degli Esercizi Spirituali. Ora è padre spirituale nel Seminario Campano di Napoli. Con l’Editrice AdP ha pubblicato “A che serve credere?” (2002), “Liberi per chi? Il celibato volontario nella Chiesa”, (2005) e, in collaborazione con Rossana Carmagnani, “Leaders nel servizio” (1999).
Rossana Carmagnani, laureata in filosofia presso l'Università Statale di Milano, è psicologa. Per molti anni docente di Storia e di Filosofia, opera attualmente nel settore della formazione permanente degli educatori e conduce corsi di formazione psicopedagogica degli alunni in alcune scuole della Compagnia di Gesù, in Italia e in Albania, e in diverse scuole statali. È autrice di numerosi studi di antropologia, metafisica, etica e politica.
Il volume affronta, con lucidita e precisione, il tema del celibato volontario dei religiosi, a partire dalle realta affettiva di sacerdoti e suore, raccontata attraverso alcune esperienze di vita. Il tema del celibato volontario dei religiosi e oggi piu che mai attuale. L'autore lo affronta con obiettivita, anche attraverso esempi che rivelano atteggiamenti sia positivi che negativi. La formazione affettiva del clero e dei religiosi deve trovare uno spazio istituzionale adeguato all'interno dell'itinerario degli studi e delle esperienze di seminari e noviziati. Il testo si propone come un sussidio che richiama l'attenzione su alcune motivazioni inadeguate della scelta celibataria e sull'opportunita di adottare dei semplici accorgimenti per poter vivere il celibato in modo piu consapevole e costruttivo.
Appunti e meditazioni sul ruolo dell'Apostolato della Preghiera. Il proposito di queste riflessioni e quello di approfondire alcuni temi che nutrono la spiritualita dell'Apostolato della preghiera. Sono temi caratterizzati da un preciso contenuto teologico e da una conseguente preziosa ricaduta in tanti atteggiamenti della vita quotidiana. Ogni spiritualita cristiana deve necessariamente trovare nella persona di Gesu il suo centro ispiratore e il suo modello. Queste note hanno la caratteristica di essere punti di partenza per un approfondimento successivo.