Limitata a tre copioni soltanto, la produzione drammaturgica di Machiavelli è tuttavia di assoluto rilievo nel vasto orizzonte teatrale del Cinquecento italiano. Allo stato attuale delle cose essa si articola in una traduzione-rifacimento, quella dell' "Andria" di Terenzio; nel capolavoro della Mandragola, dove un piccante adulterio fra Callimaco e la "virtuosa" Lucrezia, alle spese di un marito vecchio e sterile, si tramuta in una dolente metafora sulla corruzione dei costumi nella Firenze medicea; e l'altrettanto suggestiva "Clizia", storia di un ulteriore tentativo di adulterio fra un vecchio e la giovinetta del titolo, tentativo destinato al fallimento per l'opposizione della saggia consorte del vecchio.