Scritto per celebrare l'unità d'Italia e i valori legati alla patria, al senso civile, all'istruzione, "Cuore" segnò un cambiamento nella letteratura italiana, strutturandosi su tre livelli di narrazione: il diario dei giorni scolastici, le lettere dei genitori e della sorella di Enrico e i racconti mensili dettati dal maestro. Il successo del libro fu immediato: dopo soli due mesi era già arrivato alla quarantunesima edizione e a diciotto richieste di traduzione, per giungere nel 1923 al milione di copie. La trattazione di tematiche come i buoni sentimenti, il patriottismo, l'educazione civile, la solidarietà trasposti in ambiti quali la scuola, la famiglia, il lavoro fecero sì che il volume trovasse immediato riscontro nei lettori. Anche grazie alla laicità del testo, "Cuore" fu introdotto nei programmi scolastici per il suo contenuto pedagogico e morale, che si è tradotto in denuncia sociale dello stato in cui si trovava la scuola, con l'analfabetismo dilagante, le scarse retribuzioni degli insegnanti e il mancato rispetto dell'obbligo d'istruzione. Un pezzo di storia italiana che aiuta a comprendere e a riportare alla luce valori etici e civili sempre attuali. Età di lettura: da 7 anni.
Amore per la patria, impegno nello studio e nel lavoro, sacrificio, rispetto per i genitori, gli insegnanti e le autorità: questi i valori che il libro "Cuore" difende strenuamente e che ha trasmesso a innumerevoli generazioni di ragazzi. Pubblicato per la prima volta a Milano nel 1886, il romanzo si affermò ben presto come il più celebre libro per ragazzi scritto in Italia e uno dei più famosi al mondo, grazie alle traduzioni in moltissime lingue straniere. Quando il libro uscì, l'Italia si trovava di fronte al titanico sforzo di diffondere su tutto il territorio un'unica coscienza nazionale, realizzando inoltre un'unificazione linguistica e culturale che ancora mancava. Ecco che "Cuore", con le sue pagine accorate, va letto come ambizioso tentativo di farsi catalizzatore di quel fondamentale processo.
Il miglior De Amicis in un libro divertente - a tratti esilarante - e romantico. Amore e ginnastica è la storia coinvolgente della passione di Simone Celzani, ex seminarista, per la signorina Pedani, maestra di ginnastica. Il giovane, follemente innamorato, cerca in tutti i modi di far colpo su di lei, affaticandosi in lunghi allenamenti in palestra, pur essendo un uomo minuto e tutt'altro che sportivo. La coppia sembra non riuscire mai ad incontrarsi, il contrasto fra i due personaggi è sempre maggiore fino all'epilogo. La storia fa da sfondo ad amori segreti, intrighi sociali e piccoli drammi borghesi. Un De Amicis sorprendente e diverso da quello che la maggioranza dei lettori conosce. "Il racconto è Amore e ginnastica, probabilmente il più bello, certo il più ricco di humour, malizia, sensualità, acutezza psicologica che mai scrisse Edmondo De Amicis" (Italo Calvino).
Pubblicato a puntate sulla Nuova Antologia nel 1891 e in volume dai Fratelli Treves nel 1895, La maestrina degli operai è un racconto particolarmente attento alle differenze tra le classi sociali, capace di affascinare anche il grande poeta Vladimir Majakovski che dal libro trasse la sceneggiatura del film La signorina e il teppista (1918), nel quale interpretò persino la parte del protagonista. La maestrina degli operai si svolge a Torino, in una scuola del piccolo sobborgo operaio di Sant'Antonio: la giovane maestra Varetti vive il suo nuovo incarico come un incubo, poco fiduciosa della propria capacità di dimostrare autorevolezza in un ambiente del genere e in una classe di soli uomini. Dovrà affrontare momenti difficili e imbarazzanti, però anche l'amore - da lei non corrisposto - di un allievo dapprima ostile, ma che poi pur di difenderla sarà pronto a tutto.
Pubblicato per la prima volta nel 1886 "Cuore" ottenne subito un grande successo. Il libro è basato sulla vita di tutti i giorni di una classe di alunni fra gli otto e i dieci anni in una scuola di Torino e degli adulti che li circondano. Il periodo storico riveste un'importanza fondamentale nel fare da sfondo alle vicende narrate e nel fornire il pretesto alle intenzioni dell'autore. Siamo infatti all'indomani dell'Unità d'Italia e De Amicis si prefigge come obiettivo principale quello di insegnare ai nuovi cittadini del Regno le cosiddette "virtù civili": l'amore per la patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio e l'eroismo, la carità e la pietà, l'obbedienza e la pazienza nelle tribolazioni. Introduzione di Marcello D'Orta.
"Non è facile amare Franti, è più facile espellerlo dalla scuola, il maestro di Enrico Bottini lo fa. Niente di straordinario. La scuola è così, perde continuamente ragazzi. È il suo modo di affacciarsi sull'abisso della disuguaglianza e ritrarsi. Ci stiamo ritraendo anche noi, di nuovo, dopo una stagione in cui abbiamo fatto a Franti molte promesse: un mondo che potesse contenerlo, una scuola che lo inglobasse dandogli un'istruzione di qualità elevata, una comunità che mettesse a frutto la sua infrazione per vedersi e criticarsi. All'intelligenza diffusa e insoddisfatta che noi stessi abbiamo allevato, spesso malamente, reagiamo come in Cuore: quando essa non si lascia abbracciare, la allontaniamo impauriti e disorientati. Con la differenza che De Amicis, dopo lo sforzo di combinare una macchina narrativa che avesse una qualche coerenza di fronte alla disuguaglianza e allo sfruttamento, scavalcò i Bottini e si fece socialista a suo modo, onestamente, nel 1891. Noi invece, che ormai non sappiamo offrire altro ai diseredati del pianeta se non l'ingerenza del manesco Garrone o una solidarietà elemosinante e piena di tatto, sembriamo tornare ai Bottini. L'infrazione Franti ci appare ingovernabile, come ai Padri e ai Figli di Cuore." (dall'Introduzione di Domenico Starnone)
Pubblicato per la prima volta nel 1886, Cuore, il capolavoro di Edmondo De Amicis, fu un successo editoriale straordinario. Tradotto in tutto il mondo, Cuore ha segnato l’immaginario di intere generazioni, ed è qui riproposto in una veste classica ed elegante. Le vicende di Garrone, Franti, Derossi, il maestro Perboni... narrate attraverso la voce di Enrico continuano ad affascinare grandi e piccini.
L'AUTORE
Edmondo De Amicis nacque nel 1846 e morì nel 1908. Autore di libri per ragazzi, giornalista, pubblicò Cuore per la prima volta nel 1886, dando così l’avvio ad un successo editoriale straordinario.
Diario immaginario di un bambino di terza elementare, il romanzo narra gli episodi lieti e tristi di un intero anno scolastico, inframmezzati da nove racconti esemplari in forma di dettato, tra cui i celeberrimi Piccola vedetta lombarda, Tamburino sardo, Dagli Appennini alle Ande. Una galleria di personaggi entrati saldamente nella memoria popolare e colta - come Franti, Derossi, Garrone - anima le pagine del romanzo, considerato da Alberto Asor Rosa una storia di iniziazione alla vita. In questo caso, alla vita dura e difficile dell'Ottocento, ma anche alla nuova vita di una nazione nascente, che deve sorgere dal lavoro, dalla fusione delle regioni, dall'accordo fra le classi. Introduzione di Franco Custodi, prefazione di Bruno Gambarotta. Età di lettura: da 10 anni.