Una sequenza di episodi talvolta divertenti, talaltra dolorosi, momenti di caduta e di rinascita, ispirazioni suscitate dalle fede cristiana, sono narrati in queste pagine per affermare che disperazione e morte non hanno mai l'ultima parola. Fra questi, l'inedito racconto ambientato nella cittadina veneta di Pescantina che vede protagonisti una volontaria dell'Azione Cattolica e un soldato reduce da un Lager nazista. La narrazione è arricchita da citazioni dei classici greci e latini, dei Padri della Chiesa, fino ad arrivare a spunti e riflessioni di alcuni umoristi contemporanei.
Una straordinaria storia vera si staglia fra i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Alceste sta per concludere il servizio militare quando l'entrata in guerra dell'Italia fascista lo trattiene alle armi. Da quel momento, la sua vita si snoda tra fughe rocambolesche e tragici bombardamenti, fino alla sua cattura da parte dei tedeschi. Alceste tocca con mano l'esperienza atroce della deportazione: tra il gelo, le vessazioni e stenti di ogni tipo, nel lager nazista di Zeithain vive fianco a fianco con la morte. È ormai ridotto a uno scheletro quando il 23 aprile '45 arrivano i russi a liberare lui e gli altri sopravvissuti. Una cronaca incalzante, nata dai ricordi di chi ha vissuto direttamente eventi che ancora ci interrogano.