Per molto tempo, gli Agnelli hanno regnato sull'Italia. Hanno incarnato il potere, il denaro, ma anche una certa autorità morale in un Paese che spesso ha brillato per le sue carenze. Poi, un secolo dopo la fondazione della Fiat, la dinastia è stata costretta a fare i conti con la scomparsa del patriarca. La morte dell'Avvocato ha creato una voragine, proprio nel momento in cui la Fiat attraversava la più grave crisi della sua storia. E, in un clima da crepuscolo degli dei, quel vuoto ha alimentato un terremoto, con scosse, scontri e rivalità all'interno della famiglia, del mondo della finanza e del capitalismo italiano. Tanto che, nonostante gli ottimi risultati dell'ultimo brillante esercizio, in molti si chiedono se la dinastia saprà comunque sopravvivere al re.