«Un resoconto complessivo circa grado, tipologie e natura della compromissione delle società europee col nazionalsocialismo… Deák mette in luce i dilemmi insiti tanto nell’accettazione passiva di un sistema di potere iniquo, quanto nella collaborazione attiva con esso o nella resistenza contro di esso, e conduce il lettore non solo a prendere contatto con le aporie della storia, ma anche a specchiarsi nelle contraddittorie, spesso cupe passioni che agitano i cuori degli uomini» dall’Introduzione di Guri Schwarz
Attraverso le parole degli ultimi protagonisti ancora in vita, il Dvd ripercorre le drammatiche vicende del processo sottolineando i diversi punti di vista e i ricordi di chi a Norimberga era presente nelle vesti di giudice, di militare o di semplice cronista. Straordinarie immagini storiche degli imputati durante il processo sono state montate utilizzando filmati originali inediti provenienti dall'Archivio Statale Russo di Film e Foto di Krastnogorsk e il materiale girato in aula (deposizioni degli imputati, interrogatori, requisitorie finali). Il volume "Il processo di Norimberga tra storia e giustizia" composto dai saggi degli storici Marina Cattaruzza e Istvan Deák ricostruisce oltre al processo propriamente detto anche il dibattito morale prima che giuridico che portò già nel '42 alla costituzione di una "Commissione delle Nazioni Unite per l'investigazione dei crimini di guerra" e poi alla "Dichiarazione sulle atrocità" (con le "prove documentate su atrocità, massacri ed esecuzioni di massa") stilata nel corso del vertice dei ministri degli esteri tenutosi a Mosca nel 43. Dichiarazione che del Tribunale di Norimberga può essere considerata il vero atto di nascita.
Negli ultimi settant'anni della sua lunga esistenza, la monarchia asburgica creò le condizioni per un progresso sociale, economico e culturale su un territorio vastissimo, i cui abitanti appartenevano a undici grandi nazionalità e a quasi altrettante confessioni religiose. Nonostante la grave minaccia rappresentata dall'ormai dilagante nazionalismo, all'interno dei propri confini la monarchia seppe mantenere la pace. Dopo che il 'Compromesso' del 1861 aveva dato la vita alla Duplice Monarchia, due furono gli elementi che contribuirono a garantire la soprawivenza: Francesco Giuseppe, ad un tempo imperatore d'Austria e re d'ungheria, e le forze armate, che formavano il cosiddetto Esercito Comune (o Esercito Congiunto).