IL LIBRO
Ultimi anni dell’VIII secolo, in Val di Susa, nel Piemonte occidentale. Rachi, il padre di Matolda, si mette in marcia verso Taurino per avvisare re Desiderio che il figlio Adelchi è stato tradito da uno dei suoi duchi. Ma è troppo tardi. Rachi viene ucciso, mentre l’esercito di Carlo Magno sorprende alle spalle le truppe longobarde e le spazza via come fa il primo vento d’inverno con le foglie gialle ancora attaccate ai rami.
In mezzo alla follia della guerra, Matolda diventa in fretta adulta e inizia una nuova vita. I boschi nei quali fino a poche settimane prima giocava allegramente con il padre ora la nascondono dal nemico che depreda e razzia ogni villaggio. Costretta a una vita randagia nella sua stessa terra, in fuga dalle ombre, atterrita dai rumori, divisa tra il ricordo struggente del passato e la speranza di ricostruirsi comunque una vita, Matolda scoprirà di non essere sola. Un giovane soldato franco sta percorrendo i suoi stessi sentieri, lontano dalla violenza degli uomini.
In una terra di confine aspra e selvaggia, in un tempo remoto e misterioso, Matolda incontrerà la forza dell’amore, capirà il significato dell’amicizia, ritroverà la speranza e, soprattutto, sconfiggerà l’odio e la sete di vendetta che come una tenebra avvolgono i cuori e spengono le menti.
L'AUTORE
BARBARA DEBERNARDI ha compiuto studi filosofici, storici e teologici. È giornalista e insegnante in un liceo sperimentale. Vive e scrive in Val di Susa, vicino ai boschi di Matolda. Questo è il suo primo romanzo.