Il testo offre un contributo all’analisi dei valori morali che ispirano i criteri di gestione delle risorse nella sanità, in una prospettiva solidarista e universalista. La salute è un bene essenziale che condiziona lo sviluppo sociale, economico e personale. L’organizzazione di un sistema sanitario non può però prescindere dai suoi costi di gestione, e ciò appare critico quando le risorse sono limitate. Emergono sfide di grande complessità, dense di variabili difficili da controllare e che si affidano a soluzioni diversificate. Nascono così modelli diversi di sistema sanitario, espressione sia dei differenti assetti economico-istituzionali, sia della visione antropologica e dei valori morali su cui si fondano le istituzioni.
Destinatari
Medici, operatori sanitari e chi lavora nel mondo della cura in genere.
Autore
GIAN ANTONIO DEI TOS, bioeticista, medico ospedaliero specialista in cardiologia, ha conseguito il Master Europeo in bioetica. Direttore generale dell’Azienda Ulss 7 del Veneto, è stato segretario scientifico del Comitato per la bioetica della regione Veneto e presidente del Comitato etico per la pratica clinica delle Aziende Ulss 7 e 10 del Veneto. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni e la partecipazione, come relatore, a numerosi seminari, corsi di formazione, congressi nazionali ed internazionali nell’ambito della bioetica, dell’organizzazione sanitaria, della gestione dei processi di qualità e dell’umanizzazione dei servizi sanitari. È docente di Bioetica ed è stato incaricato all’insegnamento di economia sanitaria presso lo Studium generale Marcianum di Venezia. Con le Edizioni Messaggero ha già pubblicato Il dolore possibile (2011) e Dare vita (2012).
Temi di bioetica riguardo al nascere e al vivere. Dopo un'accurata analisi delle nuove tecnologie riproduttive l'autore propone un approccio per giungere a un giudizio morale sul diritto alla vita, l'amore come fonte della vita e la coniugalità come luogo di accoglienza del nascere.
L’intento di quest’opera è quello di esplorare la complessità del dolore con un approccio pluridisciplinare proponendo una sorta di orientamento al senso del dolore. La lotta al dolore non può limitarsi alla sua dimensione fisica, pur importante, ma deve aprirsi alle radici della sofferenza che affondano nella profondità dell’animo umano. Ricostruire l’unità della persona attorno al senso di una vita attraversata dal dolore è il grande compito affidato al mondo della cura.
Autore
GIAN ANTONIO DEI TOS, medico ospedaliero, specialista in cardiologia, ha conseguito il master europeo in bioetica. Attualmente è direttore del Servizio «Qualità, etica e umanizzazione» dell’Azienda Ulss 7 del Veneto. È stato segretario scientifico del Comitato per la bioetica della Regione Veneto; è presidente del Comitato etico per la pratica clinica dell’Azienda Ulss 7 del Veneto e presidente della Fondazione CARE. È docente incaricato di economia sanitaria presso il corso di laurea specialistica in bioetica dello Studium Generale Marcianum di Venezia.