La riscoperta del prof. Giuseppe Palomba (1908-1986) è stato un evento fortuito e significativo. Costui, considerato tra gli economisti più originali e innovativi del Novecento, era membro di prestigiose associazioni internazionali e di Accademie: la Burckhardt, la Pontaniana, la Tiberina, i Lincei, i 500. Premiato dai Presidenti della Repubblica Pertini e Leone, si è rivelato essere anche un raffinato esoterista. Le sue opere si sviluppano intrecciandosi tra scienza ed esoterismo, prevedendo con una certa chiarezza l'attuale situazione politico-economica, ben più di settanta anni fa, intrecciando: matematica, sociologia, economica, alchimia e taoismo.
Dentice d'Accadia organizza e discute il pensiero dell'economista Giuseppe Palomba (Caserta, 1908 - Napoli, 1986) in rapporto al pensiero di Karl Marx. "Da Marx a Palomba", dal filosofo tedesco al poliedrico economista italiano del Novecento. Palomba si definiva: «l'ultimo grande conservatore ed il primo autentico rivoluzionario». Uno scienziato che già negli anni Trenta-Quaranta affermava la caduta delle economie comuniste, capitaliste e che nel 1980 prevedeva una grande crisi politico-economica-religiosa internazionale verso il 2030, che avrebbe trasformato la società. Con Palomba l'analisi, la sintesi e l'attualizzazione dei principi marxiani, marxisti (e liberali) prosegue nel graduale disancoraggio delle demagogie, dalle polarizzazioni e delle ideologie (di sinistra e di destra), nella scoperta dell'Uomo oltre le (vecchie e nuove) divisioni: politiche, religiose, razziali. Egli cerca l'Uomo Universale, ciò che è al di là dei particolarismi storico-culturali.