Cambiamento climatico, crisi degli ecosistemi, inquinamento, esaurimento delle risorse, collasso ambientale: gli ultimi giorni dell'umanità potrebbero essere quelli di massima potenza di Homo sapiens, quando l'essere umano avrà forse compiuto il suo progetto di dominio sul cosmo distruggendo la natura stessa e le condizioni della vita sul pianeta. Quest'epoca, dove a rischio è l'esistenza di tutti i viventi, è stata da molti identificata con una nuova era geologica: l'Antropocene - l'epoca dove per la prima volta gli esseri umani sono una forza della natura superiore alle altre, una forza capace di determinare il corso della storia del pianeta Terra. Il libro rende conto dell'esteso dibattito internazionale che ormai da alcuni anni ha assunto il paradigma dell'Antropocene come orizzonte a partire dal quale ripensare il presente e il futuro della vita umana, e non solo - dibattito che ha visto la pubblicazione di centinaia di volumi a cavallo tra diverse discipline: ecologia, ambientalismo, antropologia, sociologia e scienza politica. Partendo da un'analisi delle concezioni di natura di cui l'Antropocene è solo l'ultima, e attraverso le questioni principali poste dall'etica dell'ambiente e dalla filosofia politica, il libro analizza le politiche che sono state impiegate nell'ultimo decennio per fronteggiare i problemi posti dall'Antropocene, provando a immaginare un paradigma di azione basata su nuove forme di partecipazione individuale e pratiche collettive.