Cosa pensare della pratica della "comunione spirituale" raccomandata ai divorziati risposati che non possono ricevere sacramentalmente l'Eucarestia? Si tratta forze di un'ipocrisia? Per rispondere a questa domanda occorre anzitutto precisare cosa si intende per "comunione spirituale". Dopo aver chiarito il significato di tale espressione e pratica, questo libro intende approfondire le possibili strade nelle quali accompagnare il desiderio di comunione eucaristica dei fedeli divorziati impegnati in una seconda unione, e capire così quale cammino di conversione e di comunione proporre loro.