Il presente lavoro è una visita discreta, attraverso le Agende, alle giornate dell'arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, delegato apostolico in Turchia e Grecia e amministratore del Vicariato latino di Istanbul dall'inizio del 1935 al termine del 1944. È come dissetarsi a una fontana dalla quale zampilla la fresca acqua della carità nei gesti della vita quotidiana. Al termine di questo percorso, storico per il periodo temporale interessato, ma sempre attuale per il valore testimoniale del suo contenuto, emerge tutta la ricchezza delle opere di misericordia corporale e spirituale contenuta nei gesti semplici e quotidiani di Angelo Giuseppe Roncalli. Quello che è stato un itinerario spirituale personale è diventato, poi, il sentiero indicato a tutta la Chiesa quando, divenuto Papa Giovanni XXIII, all'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II pronunciò le indimenticabili parole: "Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore...".
Il volume trae dalla storia di un «piccolo uomo, umile prete, ma soprattutto pastore» la bella testimonianza di santità raggiunta attraverso un cammino macinato a passi regolari con lo sguardo fisso su Cristo. L'autore, aiutato soprattutto dalle Agende personali di Giovanni XXIII, ha ripercorso l'itinerario di questo ministero intrecciato di paternità e di bontà pastorale, che da ultimo ha fatto sentire i fedeli della diocesi di Roma i «figliuoli più vicini» al loro vescovo. La storia di «un piccolo uomo, umile prete, ma soprattutto pastore» consegna oggi a tutti la bella testimonianza di santità raggiunta attraverso un cammino macinato a passi regolari con lo sguardo fisso su Cristo icona originale del Padre e manifestazione della sua presenza misericordiosa tra gli uomini, nonché buon pastore che offre la vita per il suo gregge.