Vite straordinarie di santi e beati che hanno saputo accogliere e vivere in pienezza il messaggio del Vangelo
Sono le voci della fede e della speranza le protagoniste di questo volume di Rodolfo Doni, che documenta le vite straordinarie di santi, beati, patriarchi, profeti, celebri mistici che hanno saputo accogliere e vivere in pienezza il messaggio del Vangelo, farlo proprio e testimoniarlo attraverso il proprio operato: Giuseppe da Copertino, Nestor Paz, Cécile Bruyère, Caterina da Siena, Gemma Galgani, Faustina Kowalska, Teresa D’Avila, Giovanni della Croce, Tommaso Moro, Serafino di Sarov, Angela da Foligno, Ignazio di Loyola, Lucia di Fatima, Giorgio La Pira.
L’abbandono totale alla volontà di Dio, la penitenza e la negazione del proprio io fino alla suprema mortificazione, sono il filo conduttore che lega la storia di vita e di pensiero di questi personaggi, alcuni noti anche per la manifestazione di segni soprannaturali (stigmate, levitazione, ubiquità, miracoli…), ma soprattutto per l’infinita ricchezza spirituale del loro messaggio. Anime straordinarie che hanno attraversato i secoli lasciando una scia luminosa di fede, di impegno, di amore verso i più deboli e i più bisognosi.
Un libro che, di fronte alle avversità quotidiane e alle scoraggianti cronache dei nostri giorni, può servire a riprendere coraggio, a ritrovare la giusta strada sulle orme di anime sante che hanno trovato nella fede la ragione di vita e la risposta alle eterne domande dell’uomo sull’esistenza.
Un industriale, una famiglia in crisi, un figlio segreto avuto con un'amante, una fabbrica al centro delle tensioni sociali. Un grande romanzo che parla dei problemi di oggi, scritto da uno dei maggiori narratori contemporanei. Durante una degenza in ospedale Marco inizia a fare i conti con il passato, con le infedeltà alla moglie, con le assenze e i silenzi verso il figlio segreto, con una carriera inghiottita dalle abitudini. Marco è cattolico ma la sua fede non lo ha mai messo al sicuro dalle colpe. Anzi, tutta la sua vita è una lotta tra il voler fare il bene e un continuo cadere in tentazione, in malvagità, in inganni e furbizie. Contro questo male-interiore che ogni volta riaffiora, contro un capitalismo che aliena operai e dirigenti, Marco e tutti gli altri personaggi non sanno ribellarsi ma rimangono come invischiati in un pantano. Conversione è il romanzo in cui si esprime compiutamente l'ispirazione cristiana di Rodolfo Doni e il suo sguardo attento e partecipe alla condizione problematica dell'uomo contemporaneo.
C'è tutta la gamma tematica e stilistica di Rodolfo Doni uomo, cittadino e scrittore in questi diciassette racconti lunghi e brevi. Cantore degli affetti familiari e testimone delle trasformazioni sociali e politiche italiane del Novecento, Doni stesso ha fornito la chiave di lettura: «E' una doppia esplorazione che compio in queste pagine, dove la fantasia ha la sua parte, ma solo per fare più verità ». Ecco, esattamente questa è la funzione della letteratura: nasce dall'esperienza, dal vissuto personale, dalla cronaca e dalla storia ma, attraverso l'interpretazione che ne dà la fantasia, ne coglie la verità , ne rivela il senso per dilatare il vissuto del lettore (pp. 392).
Chi è Gesù? Nonostante le pagine di innumerevoli volumi scritti per rispondere a questa domanda, il suo mistero resta intatto, con il fascino che sempre suscita, perché nessuno prima di lui e nessuno dopo di Lui ha detto di Dio quello che lui ha detto e ha vissuto con la stessa radicalità e essenzialità. Il libro si snoda su due piani temporali: il tempo di Gesù, con i volti e la storia di chi lo ha ascoltato, lo ha visto vivere, morire e risorgere dai morti e il tempo della nostra contemporaneità, con le vicende umane di chi, a secoli di distanza, ha scoperto dentro di sé la traccia della sua esperienza e ha tentato di seguirla.
In un'isola che non si fatica a riconoscere come l'Elba, si svolge una storia di speculazioni edilizie, di intrecci poco chiari tra banche e imprenditori, mentre un giovane scrittore passa dalla denuncia dei soprusi a una carriera d'integrazione. Finché un nubifragio, che il devastante tsunami nel Sudest asiatico ha reso di attualità , costringe a voltar pagina, drasticamente. Con questo breve romanzo, Doni ci dà un altro saggio della sua letteratura d'impegno politico e di passione civile.
Il libro non vuole essere una biografia secondo il modello classico, ma un percorso nella memoria di chi l'ha conosciuto direttamente e con lui ha lavorato. In dodici capitoli viene presentata la figura di Giorgio La Pira, segnalando le tappe più significative della sua vita e soprattutto illustrando il pensiero e le scelte di questo grande uomo politico che ha saputo coniugare impegno pubblico e vita cristiana, intuizioni politiche e esigenze evangeliche.
Non si può parlare di Chiara senza parlare di Francesco e viceversa. La loro esperienza spirituale è inscindibile e rappresenta un esempio luminoso di reciprocità e di amore. La tradizione agiografica del tempo però potrebbe suggerire un ritratto di Chiara subalterno a Francesco, in linea con la mentalità dell'epoca. In realtà Chiara ha scelto di vivere come Francesco non in nome della subalternità, ma come scelta di indipendenza, infrangendo così il modello culturale del suo tempo. Questo ritratto di Chiara d'Assisi ha lo stile accattivante del romanzo e, nello stesso tempo, si basa sulle Fonti Francescane e sulle testimonianze raccolte nel Processo di canonizzazione; si tratta quindi di una biografia, come già quella di Francesco dello stesso autore, scrupolosamente storica, a indicare l'impegno di R. Doni per una aderenza alle fonti e ai documenti autorevoli che permettono una ricostruzione fedele di Chiara.
Biografia di Monica, madre di Agostino per riscoprirla come donna normale, ma eccezionale maestra nella fede. Infatti è lo stesso Agostino nelle sue Confessioni che ne traccia un profilo: "Donna di fede virile, di assennata gravità, di cristiana pietà e materna carità". Seguì Agostino, "primogenito intelligente e irrequieto", da Tagaste dov'era nata e sposata, fino a Milano, "dandolo alla luce tante volte quante egli deviò dal retto sentiero". La morte la sorprese a Ostia mentre attendeva, con Agostino e l'altro figlio Navigio, di imbarcarsi per l'Africa e raggiungere Tagaste dove desiderava vivere gli ultimi anni della sua vita ed essere sepolta. Il suo corpo sepolto nel cimitero di Ostia è stato successivamente traslato nella Chiesa di S. Agostino a Roma.
Questa nuova biografia di S. Francesco ha lo stile accattivante del romanzo e, nello stesso tempo, rivela la preoccupazione dell'autore, R. Doni, di rimanere saldamente ancorato alle fonti francescane, tenendo conto della più autorevole produzione letteraria ispirata al santo di Assisi e al movimento francescano. L'esperienza di S. Francesco supera i confini del suo tempo, ma è pericoloso trasformarlo in un personaggio facilmente attualizzabile: si rischia di caricare il suo messaggio di contenuti ideologici, lontani dalla verità della sua vera esperienza.
Dell'attualità di Agostino è difficile dubitare. La sua avventura umana e ancor più il tempo in cui è vissuto ce lo rendono vicino. Nel suo tempo, infatti, così come nel nostro, imperavano crisi e trapassi di civiltà. La sua ricerca della Verità ha attraversato ogni dubbio, ha sperimentato ogni cammino, anche quello della negatività e dell'errore e soprattutto ha coraggiosamente abitato la propria interiorità, luogo che può farci più paura del deserto, per trovare nel suo cuore le risposte alle domande più inquietanti. Soprattutto per trovarvi Colui che è il traguardo di ogni cammino alla ricerca della propria identità. In questo volume R. Doni, con l'eleganza letteraria che lo distingue, ci propone un ritratto moderno di Agostino, attingendo ai fatti salienti della sua vita e soprattutto ai suoi scritti.