La Chiesa non manca di interrogarsi e di riflettere sulla comunicazione, perché la sua natura è comunicativa, il suo Signore ha compiuto una grande opera di autorivelazione, e i suoi componenti hanno come caratteristica ontologica l'agire comunicativo. In altre parole, l'evento cristiano si costituisce come relazione comunicativa tra Dio, l'essere umano e la Chiesa. In sette brevi saggi, alcuni punti d'incontro tra teologia e comunicazione.
Nel corso degli ultimi settant'anni la Chiesa cattolica ha elaborato una specifica dottrina sulla comunicazione sociale, che si è andata arricchendo attraverso Encicliche, Decreti, Istruzioni e Messaggi. Il Concilio Vaticano II, con il decreto Inter mirifica del 4 dicembre 1963, ha inserito la riflessione sugli strumenti della comunicazione nell'ambito del rinnovamento della Chiesa e del rinnovato rapporto con il mondo contemporaneo. Ha fatto seguito una lunga serie di Istruzioni, Decreti e Messaggi, per un totale di oltre ottanta documenti. La riflessione ecclesiale sugli strumenti di comunicazione è stata, dunque, notevole e ha impegnato molte energie, ma non può dirsi terminata perché lo sviluppo tecnologico permette nuove forme comunicative e genera nuovi effetti sull'essere umano. Perciò il discernimento su questi temi è sempre un work in progress. Il presente lavoro scruta il Magistero già consolidato per fare il punto sullo "stato dell'arte" e analizza alcuni elementi sui quali non ancora si è fatto un discernimento approfondito.
Nel corso degli ultimi settant'anni la Chiesa cattolica ha elaborato una specifica dottrina sulla comunicazione sociale, che si è andata arricchendo attraverso Encicliche, Decreti, Istruzioni e Messaggi. Il Concilio Vaticano II, con il decreto Inter mirifica del 4 dicembre 1963, ha inserito la riflessione sugli strumenti della comunicazione nell'ambito del rinnovamento della Chiesa e del rinnovato rapporto con il mondo contemporaneo. Ha fatto seguito una lunga serie di Istruzioni, Decreti e Messaggi, per un totale di oltre ottanta documenti. La riflessione ecclesiale sugli strumenti di comunicazione è stata, dunque, notevole e ha impegnato molte energie, ma non può dirsi terminata perché lo sviluppo tecnologico permette nuove forme comunicative e genera nuovi effetti sull'essere umano. Perciò il discernimento su questi temi è sempre un work in progress. Il presente lavoro scruta il Magistero già consolidato per fare il punto sullo "stato dell'arte" e analizza alcuni elementi sui quali non ancora si è fatto un discernimento approfondito.