Appena ventiduenne, nel 1886, l'esploratore francese Camille Douls progetta una spedizione solitaria: un viaggio apparentemente impossibile nel Sous e nell'Oued-Noun, regioni che dal versante meridionale dell'Atlante marocchino si perdono nelle sabbie sahariane, conquistate dal sultano del Maghreb e, per suo ordine, precluse ai viaggiatori europei. Per varcare i confini proibiti il giovane avventuriero si spaccia per un mercante algerino e, forte di una buona conoscenza della lingua e dei costumi dell'Islam, si inoltra nel Sahara. Assalito da un piccolo gruppo di mauri, nomadi del deserto noti per la loro ferocia, viene portato nell'accampamento come schiavo dove trascorrerà un'esperienza eccezionale che durerà cinque mesi.