Attenzione, questo non è un volume umoristico e nemmeno un libro di viaggi impossibili. In effetti bisognerebbe correggere il titolo con qualche parentesi: "Mollo (quasi) tutto e vado (temporaneamente) in America". Perché oggi gli italiani volano negli States per fare business, per investire, per lavorare qualche mese, per studiare, per fare stage e ricerche, per scambiare culture ed esperienze. Ma una cosa è rimasta uguale agli anni Venti: il fascino con cui quel continente riesce ancora ad ammaliarci. Queste pagine diventano così una guida pratica al sogno americano.