Attraverso le conversazioni contenute in questo libro s'intraprende un serio tentativo di collegare l'angoscia con i temi della teologia, e, più in generale, dell'esistenza umana e cristiana.
Interpretazione dei racconti dell'infanzia del vangelo di Luca a partire dalla psicologia del profondo.
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’Autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’Autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’Autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’Autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
La favola del ‘Piccolo Principe’ dello scrittore francese Saint-Exupéry è uno dei racconti più suggestivi e più letti del nostro secolo. Drewermann ne dà qui una interpretazione teologica e psicanalitica, che ne ricupera criticamente i densi simboli come direttiva di vita, come sfida a guardare il mondo con gli occhi dell’amore: «negli occhi dell’amore il mondo intero è soltanto il velo, la luce, l’ombra dell’eternità».
L'autore mostra quanto e come la Bibbia tenga in considerazione le donne.
Dalla secolare repressione dell'inconscio Drewermann individua la causa dell'assenza d'anima nella teologia e dell'assenza di Dio nella psicanalisi. E propone il superamento di entrambi questi vicoli ciechi in una visione che sia capace di coniugare salvezza e guarigione, ritrovamento di Dio e ritrovamento di sé, psicoterapia e cura d'anime.
Dalla quarta di copertina:
Psicanalisi e teologia morale è un'opera, originariamente in tre volumi (1982-1984) più volte riediti, in cui il teologo e psicoterapeuta tedesco Eugen Drewermann intende mostrare come la teologia morale cristiana può essere all'altezza della realtà complessa della vita umana solo attraverso una fattiva collaborazione con le scienze umane.
L'opera si articola in tre parti, ciascuna delle quali riprende i saggi più importanti, indicati dall'Autore, dei tre volumi dell'edizione originale: I. >Angoscia e colpa; II. >Vie e deviazioni dell'amore; III. >Ai confini della vita.
Nella secolare repressione dell'inconscio Drewermann individua la causa dell'assenza d'anima nella teologia e dell'assenza di Dio nella psicanalisi. E propone il superamento di entrambi questi vicoli ciechi in una visione che sia capace di coniugare salvezza e guarigione, ritrovamento di Dio e ritrovamento di sé, psicoterapia e cura d'anime.