Era iniziato nove anni prima il lungo esilio di Aliver Akaran, il primogenito della dinastia che per secoli aveva governato il Mondo Conosciuto e che era stata sconfitta dai Mein, crudeli guerrieri provenienti dalle gelide terre del Nord. Aveva vissuto a lungo con i Santoth, gli stregoni che avevano sempre dato forza ai suoi antenati, e loro lo avevano curato e lo avevano nutrito di conoscenze mai rivelate prima. Ora, dopo anni di studi e di duelli, il giovane Akaran è pronto ad affrontare il nemico, a riunire le sue genti e a riprendersi il trono. Prima, però, deve ricongiungersi agli altri eredi, i suoi tre fratelli: Mena e Dariel, che lo stanno aspettando ai confini del regno, e Corinn, che purtroppo si è lasciata corrompere dal nuovo sovrano. Solo insieme a loro, infatti, Aliver può ritrovare l'antico libro di Elenet, che contiene la formula necessaria per creare un potente esercito e sconfiggere gli ormai fragili Mein. E una volta giunto il giorno della battaglia, Aliver dovrà dimostrare di aver appreso gli insegnamenti e di meritare il titolo di sovrano di Acacia che i suoi antenati hanno onorato per secoli.
II viaggio di Thasren Mein dalle gelide terre del Nord al porto di Alecia era durato diversi giorni. Era partito all'alba dal Mondo Oscuro, la landa desolata in cui il suo popolo era stato esiliato secoli prima, aveva attraversato a cavallo la steppa nell'inverno senza fine, costeggiato le Montagne Nere e infine era giunto al mare. Di fronte a lui, dall'altra parte dello specchio d'acqua, l'isola di Acacia, un groviglio imponente di rocce lambito dalle onde. È questa la sua destinazione. È qui che vive re Leodan Akaran, discendente della nobile stirpe che cinquecento anni prima aveva ridotto in schiavitù il suo popolo e che tuttora controlla le terre del Mondo Conosciuto grazie a degli oscuri traffici. Ora finalmente lui, Thasren, fratello dell'ultimo re di Mein, è stato incaricato di uccidere l'odiato nemico e di ristabilire l'antico potere del suo popolo. È la missione più importante della sua vita, per la quale è disposto a mettere a rischio la sua stessa esistenza. Così, in una notte di luna, si introduce nella fortezza degli Akaran e riesce ad accoltellare alle spalle il sovrano. Dopo la tragica morte di Leodan, i suoi quattro eredi vengono separati e condotti in gran segreto ai confini del regno, affinchè possano sopravvivere e ristabilire un giorno il potere della dinastia degli Akaran.
Quando, nel 219 a.C., due emissari di Sagunto si presentarono ai senatori di Roma, per chiedere aiuto al potente alleato di fronte alla minaccia punica, venne loro risposto di non preoccuparsi, perché la potenza di Roma era tale da garantire la sicurezza dei suoi alleati. Sbagliavano, i senatori di Roma. Sbagliavano perché alla guida dei Cartaginesi c'era il giovane Annibale Barca, figlio di Amilcare. Sono passati due anni: il campo di battaglia di Canne, nell'Italia meridionale, è spazzato dal vento, coperto da una distesa di cadaveri. Sono quasi tutti soldati romani. Annibale, di fronte al suo trionfo, pensa che ormai è finita: Cartagine ha vinto. La sua straordinaria impresa, la conquista dell'Italia e la distruzione di Roma, è arrivata all'ultimo atto.