Cheikh Anta Diop (1923-1986) è, con Joseph Ki-Zerbo, il padre della storiografia africana. La sua ipotesi sulla civiltà egizia, radicalmente negroafricana e non bianca, entra nel dibattito della comunità scientifica solo nel 1974, a vent'anni dalla pubblicazione della sua tesi di dottorato che non gli era stato permesso di difendere alla Sorbona. In questo saggio appassionato, l'autore ci introduce all'anima poliedrica, alla mente interdisciplinare dell'insigne senegalese, fisico e chimico e al contempo linguista, storico e antropologo. Una ricerca rivoluzionaria, la sua, motivata da un intento preciso: a un continente che accede all'indipendenza - in un quadro possibilmente panafricanista - serve la fiducia in sé, possibile solo grazie alla conoscenza della propria storia, cultura e protagonismo anche nella scienza. Un obiettivo politico, dunque ma che Ela ci mostra essere sempre subalterno al rigore metodologico della ricerca scientifica. Cheikh Anta Diop rimane, anche nella provvisorietà di certe conclusioni, un faro per l'Africa che pensa