Le due omelie che qui presentiamo sono accomunate da una caratteristica particolare, che giustifica il loro accorpamento: vertono entrambe solo sulla preghiera. Esse vengono riproposte oggi nel desiderio di permettere al lettore di capire attraverso san Josemaría l'altissima funzione che la pratica dell'orazione può svolgere nella sua vita cristiana.
Solco e Forgia, apparsi postumi, completano con Cammino una trilogia che guida il cristiano contemporaneo sulle vie della preghiera contemplativa. L'edizione in volume unico di queste opere di san Josemaría è corredata di un nuovo indice delle parole e dei concetti chiave che facilita la ricerca rapida e precisa dei riferimenti ai frequentatori di questi classici della spiritualità.
«Dovete comprendere che Dio vi chiama per servirlo nei compiti e attraverso i compiti civili, materiali, temporali della vita umana: in un laboratorio, nella sala operatoria di un ospedale, in caserma, dalla cattedra di un’università, in fabbrica, in officina, sui campi, nel focolare domestico e in tutto lo sconfinato panorama del lavoro, Dio ci aspetta ogni giorno. Sappiatelo bene: c’è un qualcosa di santo, di divino, nascosto nelle situazioni più comuni, qualcosa che tocca a ognuno di voi scoprire». Parole che risuonano con intramontabile attualità in quest’omelia pronunciata da san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, l’8 ottobre 1967 nel campus dell’Università di Navarra (Spagna) davanti a più di quarantamila persone provenienti da molti Paesi europei; quasi una «summa» del suo insegnamento sulla santificazione della vita ordinaria, vero luogo dell’incontro quotidiano con Cristo.
Questa nuova edizione di Amare il mondo appassionatamente, presentata da mons. Javier Echevarría, prelato dell’Opus Dei, è arricchita da un commento di Pedro Rodríguez, il teologo spagnolo che ha curato l’edizione critica del Catechismo romano e di Cammino.