Un análisis sobre el significado que tuvo la celebración del Concilio Vaticano II y sobre la evolución y cambios que han tenido lugar en la sociedad moderna y en la Iglesia durante los años de posconcilio. Cuando han transcurrido cincuenta años de su celebración, ¿cuál es la herencia permanente del Vaticano II, indicativa de que todavía hoy el concilio puede ser saludable? Es verdad que las últimas décadas han sido testigos de cambios culturales imprevistos en el concilio, y es necesario seguir leyendo los signos nuevos que van surgiendo en el tiempo. Pero, tanto en la visión de la Iglesia como en su relación con el mundo, el concilio abrió perspectivas y sugirió claves fundamentales que son imprescindibles para la renovación de la vida cristiana y para su misión evangelizadora. Es la convicción inspiradora de este libro.
L'autore
JESÙS ESPEJA PARDO, domenicano, è professore di cristologìa presso la facoltà teologica di San Esteban e presso l'Istituto teologico di San Esteban (Pontificia Università di Salamanca). E già ben conosciuto grazie ai suoi molti scritti, per esempio: Per conoscere i sacramenti, (Borla, Roma 1992); La espiritualidad cristiana, El Evangelio en un cambio de época.
Il libro
«Questo libro è stato scritto per quanti vivono e respirano in questa società moderna rabbiosamente umanista e sempre più sensibile alla sua carenza di umanità. In essa cadono gli dei, ma sorge anche un rumore di angeli, come domanda diffusa e non formulata, come aspirazione di un "di più" che dia garanzia, solido sostegno e spinta alla richiesta di umanesimo che tutti ci portiamo dentro. Ed è stato scritto all'interno della fede cristiana su Gesù di Nazaret, nella convinzione che il suo vangelo di Dio come Padre è anche una buona notizia per la piena realizzazione dell'umanità. La cristologia, presentata da J. Espeja, è una riflessione credente nella storia e a partire dalla storia. Non parla della divinità di Cristo su un piano parallelo o su un piano rialzato rispetto all'umanità di quell'ebreo chiamato Gesù di Nazaret. Nei condizionamenti di questa storia, e senza uscire da essa, il credente cristiano ha confessato la presenza personale di Dio e ha tentato di balbettare qualcosa in proposito. La sua riflessione offre la novità evangelica dell'incarnazione; già questo mondo è gravido della liberazione dell'umanità e in esso avviene l'incontro con questo mistero ineffabile, amore, abba, che "dà la vita e il respiro a ogni cosa". Una parola colma di speranza per la società dove uomini e donne cercano l'avvenire non guardando il cielo, ma graffiando le viscere della terra, e anche per la Chiesa che crede davvero nell'incarnazione e guarda con amore a questa società. Buon conoscitore della tradizione, nonché della teologia e dell'esegesi biblica attuali, l'A. di questo libro procede con rigore scientifico, benché il libro sia di facile lettura, dal momento che, pur rimandando alle fonti della tradizione con accurate pun-tualizzazioni, ha evitato di sovraccaricare il testo con bibliografia non necessaria. Mantenendosi fedele alla confessione della comunità cristiana, nella sua esposizione fluida e intelligibile apre piste e avanza suggerimenti interessanti che ci avvicinano maggiormente a questa figura così appassionante: Gesù Cristo».
L'autore
JESUS ESPEJA, domenicano, è professore di teologia dogmatica (Cristologia) nella Pontificia Facoltà di San Esteban a Salamanca.
Il libro
Per sapere come va il cristianesimo abbiamo l'abitudine di basarci sul numero dei battezzati e sulla pratica dei sacramenti. A seconda che queste percentuali salgono o scendono, giudichiamo la situazione. Il criterio può essere valido se le celebrazioni sacramentali, non solo sono valide, ma anche vere.
La verità cristiana dei sacramenti è decisiva in teologia sacramentale, sfigurata molte volte dal ritualismo che soffoca la celebrazione festiva del gratuito e impone obblighi religiosi dimenticando lo spirito evangelico. La carenza in teologia e in catechesi si nota in molti battezzati che non conoscono la verità cristiana dei sacramenti e continuano a praticarli come atti religiosi senza incidenza alcuna nel loro impegno per trasformare la realtà secondo la volontà di Dio. Specialmente qui il dualismo tra sacro e profano uccide la buona notizia dell'incarnazione e rende di nuovo gli uomini schiavi. Questo libro vuole essere un servizio alla verità cristiana della pratica sacramentale in cui si manifesta la verità di Dio e si promuove la libertà dell'uomo.