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Il testo offre una riflessione profonda e ricca di spunti sulla giustizia riparativa, riuscendo a coniugare teologia e pratica pastorale, evidenziando come questa visione si opponga alla giustizia retributiva tradizionale. Attraverso un'analisi di episodi dell'Antico e Nuovo Testamento, come la storia di Caino e Abele e l'insegnamento di Gesù, gli autori sottolineano l'importanza della riconciliazione e del perdono. Viene messo in luce il fallimento delle carceri nel riabilitare i detenuti, proponendo la giustizia riparativa come un'alternativa che mira a riparare le relazioni e a trasformare sia le vittime che i colpevoli. L'esperienza personale di don Franco nel contesto carcerario illustra la necessità di un cambiamento che favorisca il recupero e la dignità umana, andando oltre la mera punizione. Prefazione di Alex Zanotelli.
La storica immagine della bilancia, che dovrebbe simboleggiare equilibrio e parità, sembra oggi rappresentare solo un obsoleto concetto di vendetta, quasi un ritorno alla legge del taglione: "Occhio per occhio, dente per dente". Eppure, la giustizia dovrebbe essere qualcosa di più elevato, un principio che guida verso il recupero e il riconoscimento della dignità umana, sia che si parli della vittima sia del colpevole. La giustizia riparativa emerge come un faro di speranza in questo panorama desolato. Questo approccio vede il crimine non solo come un'infrazione alla legge, ma come un danno alle persone e alle relazioni all'interno di una comunità. Prefazione di Giuseppe Ferraro.