Dio? Lo troverai sempre sul tuo cammino, anche se non lo cerchi o non lo riconosci più! A partire da questa considerazione il cardinale Roger Etchegaray, dall'alto dei suoi 93 anni e forte di una mente lucida e attenta, dà inizio a una riflessione su Dio, conscio che non è possibile farne il giro completo: perché il suo volto non si può mai vedere (Esodo 33,18-23). Un proverbio africano dice che il suolo è calpestato solo attorno ai buoni alberi. Se viviamo in superficie, trascineremo gli altri in superficie. Se viviamo in profondità, là dove Dio abita, li porteremo alla sua intimità; allora soltanto assaporeremo la gioia di amare Dio. Ed è proprio a questa gioia che Etchegaray prova a condurre il lettore.
Novant’anni a settembre, una vita intera spesa a servizio della Chiesa in ogni parte del mondo, a contatto con tutti i più grandi della terra. Uno sguardo unico sui temi della pace, dei diritti umani, della giustizia. Il testamento spirituale di Roger Etchegaray.
Qual è il ruolo della Chiesa oggi? Come può superare la crisi in cui imperversa il mondo e aiutare allo stesso tempo gli uomini?
Un percorso e un’analisi attraverso le esperienze del Cardinale Etchegaray che dall’incontro con i grandi della terra ha saputo trarre insegnamenti positivi. Un libro che rappresenta un messaggio di pace e di solidarietà tra culture diverse che devono avere come unico obiettivo la Buona Novella.
Roger Marie Elie Etchegaray nato nel 1922 a Espelette (in Francia), ordinato sacerdote nel 1947, nel 1969 viene nominato Vescovo da Paolo VI. Nel 1979 viene ordinato Cardinale da Giovanni Paolo II e in seguito diventa Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum” Nel suo ruolo di Diplomatico della Santa Sede ha sempre cercato di svolgere un instancabile servizio a favore della pace, dei diritti umani e dei bisogni dei più poveri, contribuendo a diffondere il messaggio e la carità del Papa in ogni angolo del mondo.
Il cardinale Etchegaray è uno dei personaggi più avvincenti della Chiesa cattolica. Ne ha conosciuto tutti i progressi, tutte le crisi, tutti i personaggi di rilievo,tutti i segreti.E lui stesso ha giocato spesso un ruolo determinante. Esperto al concilio Vaticano II, presidente del Consiglio delle conferenze episcopali d’Europa, creato cardinale nel 1979 da Giovanni Paolo II dopo essere stato per parecchi anni arcivescovo di Marsiglia, nel corso di oltre due decenni è stato uno dei principali collaboratori del papa polacco e il suo inviato speciale nel mondo per le missioni più segrete e delicate. In questa intervista con Bernard Lecomte rivela per la prima volta le sue conversazioni con Fidel Castro e Saddam Hussein,i suoi viaggi in Rwanda in pieno genocidio,in Medio Oriente o nel cuore della Cina comunista.Rievoca inoltre con dovizia di particolari le sue relazioni personali con Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI,e con tutte le persone che,da un angolo all’altro del pianeta,hanno accompagnato il suo itinerario pastorale. Questo documento eccezionale ci permette di vivere dall’interno tutta la storia spirituale,politica e diplomatica della Chiesa contemporanea.
AUTORI
Roger Etchegarayè nato nel 1922 ed è stato ordinato sacerdote nel 1947.Licenziato in teologia e dottore di diritto canonico,è stato arcivescovo di Marsiglia dal 1970 al 1984,presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee dal 1971 al 1979 e della Conferenza episcopale francese dal 1975 al 1981.Creato cardinale da papa Giovanni Paolo II nel 1979,è oggi vicedecano del Sacro Collegio.
Bernard Lecomteè stato capo dei servizi esteri di La Croix,inviato di L’Expresse redattore capo di Figaro Magazine.Tra i suoi titoli pubblicati in Italia,La verità prevarrà sempre sulla menzogna. Come papa Giovanni Paolo II ha sconfitto il comunismo(1992);Giovanni Paolo II. La biografia(2004) e Benedetto XVI. L’ultimo papa europeo(2007).
Tiro avanti come un asino… Più di venti anni fa la pubblicazione di questo volume costituì un evento editoriale in numerosi Paesi d’Europa e del mondo. In modo conciso e ironico, con molta bonomia e una punta di malizia a stento trattenuta, il cardinale Etchegaray affrontava temi della vita quotidiana, dell’agire e del pensiero dei cristiani.
A distanza di venti anni, il cardinale ha ripreso in mano, snellito e rielaborato la sua opera, cui ha aggiunto numerosi capitoli ambientati a Roma prima e dopo il Giubileo dell’anno 2000.
Per stare nella metafora, l’asino ha percorso tanta strada: dalla Francia a Roma, in numerose capitali del mondo. Il suo andare è oggi un po’ più affaticato, uguale invece la certezza di portare il Cristo, la pazienza di chi ha visto tanto, la gioia di essere uomo e cristiano.
Roger Etchegarayè nato nel 1922 ed è stato ordinato sacerdote nel 1947. Licenziato in teologia e dottore di diritto canonico, è stato arcivescovo di Marsiglia dal 1970 al 1984, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee dal 1971 al 1979 e della Conferenza episcopale francese dal 1975 al 1981. Creato cardinale da papa Giovanni Paolo II nel 1979, è oggi vicedecano del Sacro Collegio.
Pregare quindici giorni con Giovanni XXIII. Con questo intento, il card. Etchegaray, grande estimatore del papa buono che ha conosciuto personalmente, ha raccolto alcuni scritti da Il Giornale dell’anima disponendoli tematicamente sull’arco temporale di quindici giorni e accompagnando il lettore con brevi e incisive riflessioni sullo scritto e sulle dimensioni spirituali che esso spalanca. Un libro originale, semplice e profondo al tempo stesso, che permette di pregare lasciandosi ispirare dalla vita e dagli scritti del beato. In Appendice sono raccolte alcune delle più belle preghiera di Giovanni XXIII.
Il cardinale Roger Etchegaray è stato arcivescovo di Marsiglia ed è attualmente uno dei principali collaboratori di Giovanni Paolo II. Nella sua giovinezza conobbe personalmente il nunzio Roncalli divenuto poi Giovanni XXIII.
“Che ne hai fatto di Cristo?”. Questa semplice, radicale domanda è l’interrogativo che l’arcivescovo Etchegaray poneva esplicitamente a se stesso nel congedarsi dalla diocesi di Marsiglia, ma è anche la sollecitudine che ha attraversato e attraversa tutto il suo ministero di pastore, testimoniato dalle pagine qui raccolte. Ed è una domanda che ogni cristiano deve porsi, perché di questo tesoro prezioso gli verrà chiesto conto. Sarebbe una grande grazia se ci fosse dato di uscire da quest’anno giubilare anche solo con un abbozzo di risposta a questo interrogativo così cruciale.
Roger Etchegaray, nato nel 1922 da una famiglia di origine basca, è nominato vescovo ausiliare di Parigi nel 1969 e l'anno successivo diviene arcivescovo di Marsiglia. Creato cardinale nel 1979, viene chiamato a Roma nel 1984 a presiedere i Pontifici consigli Iustitia et Pax e Cor unum: in quella veste ha svolto un instancabile ministero di pace e di solidarietà evangelica in tutti i continenti. Nel 1994 è stato nominato presidente del Comitato del Grande Giubileo.