Rivolto ai ricercatori sociali e agli antropologi questo testo, una sorta di manuale, propone i principi basilari della progettazione partecipata. Nella prima parte ne sono definiti i caratteri essenziali e gli elementi che in essa dovrebbero essere presenti perché si possa parlare di "buona partecipazione", ossia di una "buona pratica". Per fornire un quadro completo della portata culturale e sociale che può avere la pratica della progettazione partecipata, un capitolo è dedicato al contributo che questa pratica può dare alla diffusione dei concetti di bene comune e di senso di appartenenza alla "comunità di vita". In una seconda parte viene delineata la figura del ricercatore sociale e il ruolo che egli dovrebbe assumere nello svolgere il suo compito, sia come coprotagonista della progettazione sia come osservatore che verifica la rispondenza degli interventi ai bisogni reali dei cittadini. Infine viene discusso un caso particolare di applicazione della metodologia della progettazione nell'esperienza scolastica, per dimostrarne le potenzialità.