Un salto indietro nel tempo, a metà del cinquecento, in una Roma fastosa e in espansione dove nobiltà e clero conducono i giochi di potere. La voce narrante, che ci descrive con dovizia di particolari le vicende storiche di quel periodo, è di Jago, un giovane figlio di contadini che viene affidato al vescovo Bartolomeo. L'alto prelato lo porta con sé a Roma nominandolo suo segretario personale. Le loro vite si intrecciano con la storia di Roma: il concilio di Trento, la movimentazione dell'obelisco vaticano, l'ultimazione della cupola di San Pietro, la costruzione del Palazzo Farrattini di Roma (oggi parte del palazzo di propaganda fide). Durante tutto il racconto aleggia un mistero che lega indissolubilmente queste diversissime personalità. Solamente nelle ultime pagine si svelerà il delicato "accordo" che li ha accompagnati per quasi 50 anni.