Don Arturo Femicelli, parroco della diocesi di Forlì-Bertinoro, ogni domenica consegnava un ciclostilato di una o due facciate ai fedeli che partecipavano alla messa nella parrocchia dedicata a Santa Caterina (Forlì). Sui fogli presentava il testo del vangelo, un’immagine, le letture della domenica insieme a un suo commento. Questo materiale, distribuito nel corso di 13 anni, è stato raccolto e ordinato... facendo nascere, fra altre iniziative, l’idea di presentare la figura di Maria santissima secondo i tradizionali misteri del rosario.
Destinatari
Tutti.
Autore
ARTURO FEMICELLI (1925-2002), presbitero diocesano dal 1948, ricoprì vari incarichi e dal 1972 la “sua comunità” trovò una sede prima nella chiesa del Miracolo di via Cobelli e poi nella parrocchia di Santa Caterina (diocesi di Forlì-Bertinoro). Una personalità versatile, seppure dilettante, amava cimentarsi e con successo, nella pittura, nella poesia, nella composizione musicale e nel canto: doni che metteva al servizio del suo apostolato.
Attraverso il pio esercizio della Via Lucis, i fedeli ricordano
l’evento centrale della fede – la Risurrezione di
Cristo – e la loro condizione di discepoli che nel
Battesimo, sacramento pasquale, sono passati dalle tenebre
del peccato alla luce della grazia.
La Via Lucis è il modo nuovo di esprimere la gioia
pasquale: Cristo è il centro della vita del mondo. Sorta in
tempi recenti come naturale coronamento della Via
Crucis, la Via Lucis ne ricalca la configurazione, infatti si
presenta con quattordici tappe, che vanno dal sepolcro
vuoto, primo segno della Pasqua, alla Pentecoste, suo
frutto eccellente.
Oggi più che mai, c’è bisogno che la Pasqua non sia più
solo una festa di calendario, ma uno stile di vita.
Lungo la Via Lucis la Madre di Gesù continua a restarci
accanto e a dirci “Fate quello che vi dirà”.
È uso recitare la Via Lucis nel Tempo di Pasqua