Romanzo noir esoterico ambientato nella Napoli contemporanea. Il testo tratta il percorso iniziatico ed esistenziale di un fratello e una sorella: la storia della giovane protagonista Rossana che affronta il duro percorso per uscire dal tunnel dell'alcol, si interseca con quella di suo fratello Momo. Dopo l'incontro con un personaggio misterioso all'interno del museo "Tempio massonico Cappella di Sansevero", nella zona più antica di Napoli, i due iniziano un percorso che li vedrà a volte rivali, altre complici ma sostanzialmente accomunati da un unico simbolico percorso, dove saranno entrambi protagonisti. Il problema dell'alcolismo entra nella trama del noir e apre la possibilità di presentazioni in centri SERT o iniziative contro l'abuso dell'alcol. Tema che è trattato e vissuto, non solo dalla giovane protagonista Rossana, ma anche con gli occhi di familiari spesso poco considerati in storie del genere. Il percorso filosofico-iniziatico di Momo, che vede la possibilità di presentazioni in circoli culturali e associazioni a tema, è intrecciato alle peripezie di Rossana, a personaggi misteriosi e a maestri di vita saggi ma ignoranti. Romanzo narrato in maniera da rendere chiaro il messaggio di speranza e possibile evoluzione, a prescindere da ogni accadimento. L'intreccio noir interesserà più personaggi su vari fronti, fino all'inaspettato epilogo.
Modena, settembre 1943. Una rete di soccorso opera a favore dei soldati alleati fuggiti dal campo di concentramento istituito alle porte della città, da quello di Fossoli e da altri del territorio. A Nonantola sono presenti settanta ragazzi ebrei con i loro accompagnatori: sono i "Ragazzi di Villa Emma", che la rete contribuisce a mettere in salvo prima ancora che il nazifascismo perseguiti tutti gli ebrei italiani. In questa organizzazione sono attivi uomini del Partito Comunista Italiano, del Partito d'Azione, socialisti, democratici cristiani, ebrei, sacerdoti. Fra questi spicca don Elio Monari. I suoi contatti con i parroci della zona, con i direttori di case di cura o con semplici cittadini gli permettono di tessere o collegare le fittissime maglie di una solidarietà clandestina che si estende dalla montagna alla bassa pianura. Tra i suoi collaboratori ci sono Arturo Anderlini e Alfonso Paltrinieri (fucilati nel febbraio 1944), Odoardo Focherini (deportato e morto ad Hersbruck), don Dante Sala, don Benedetto Richeldi, don Arrigo Beccari, il dottor Giuseppe Moreali (tutti Giusti fra le Nazioni), Goffredo Pacifici e Fortunato Uzzielli (ebrei), e tantissimi uomini e donne di tutte le condizioni sociali. Il volume racconta le loro storie e soprattutto quella di don Monari, capace di svolgere una mole impressionante di azioni rischiose col sorriso sulle labbra. Il sorriso di un ribelle. Fucilato come tale a Firenze nel luglio 1944.