Questo 'classico' della teologia liturgica viene ad arricchire la sezione 'Testi' della collana 'Caro salutis cardo', curata dall'Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina (Padova). Una validissima guida alla comprensione dell'opera è offerta dall'ampia presentazione di Alceste Catella e Andrea Grillo. Nella prima parte viene delineato il contesto storico e spirituale in cui nel 1913 apparve lo scritto di Festugière, in particolare i legami con il movimento liturgico che andava sempre più prendendo piede. Un secondo momento è dedicato direttamente a Festugière, di cui si ricorda la biografia e in particolare le caratteristiche del pensiero teologico-liturgico. Nella terza parte si esaminano più da vicino la struttura e i contenuti del suo capolavoro.L'opera di Festugière più che una trattazione completa e sistematica della teologia liturgica è la presentazione della struttura che un trattato del genere dovrebbe avere. Infatti dopo un'introduzione generale di grande interesse, l'autore presenta il corpo dell'opera come un 'sommario': cioè una rassegna ordinata di temi, alcuni dei quali hanno un primo abbozzo o schizzo, mentre soltanto alcuni altri, peraltro importanti, hanno uno svolgimento e approfondimento.
Destinatari
Opera per studiosi e studenti di teologia e liturgia, ma ricca di stimoli e approfondimenti per tutti i sacerdoti e operatori pastorali, specie in ambito liturgico.
Autore
MAURICE FESTUGIÈRE (1870-1950), monaco del monastero benedettino di Maredsous (Belgio), uno dei protagonisti del Movimento liturgico, autore di vari studi di teologia liturgica, di cui quest'opera è il capolavoro.