Il volume indaga la responsabilità morale dei ricercatori di fronte alle sfide della scienza contemporanea, e dedica particolare attenzione alla ricerca biomedica che coinvolge materiale biologico di origine umana e dati correlati. Nel corso della seconda metà del Novecento, profondi e rapidi cambiamenti nel modo di lavorare dei ricercatori e nel tipo di conoscenze che si acquisiscono hanno configurato un contesto di ricerca che si discosta molto dai canoni consolidati della scienza accademica. Di qui il bisogno di ripensare l'ethos dello scienziato considerando tre principali aree di riflessione: la bioetica, la cosiddetta cattiva condotta nella ricerca e la relazione tra scienza e democrazia. Entro un simile scenario, il dibattito etico e bioetico sull'impiego di materiale biologico e dati sensibili in progetti scientifici costituisce un efficace "caso di studio" per mettere a fuoco le innovative sfide etiche nella ricerca degli inizi del XXI secolo. Si tratta di un nuovo territorio di indagine nella relazione tra etica, scienza e società. In modo particolare viene esaminato il dibattito su quale modello di consenso informato e di governance sia appropriato per le biobanche di ricerca, evidenziando l'esigenza di considerare forme di partecipazione attiva dei soggetti coinvolti.
Il volume intende offrire un'analisi della relazione di fiducia nell'incontro tra medico e paziente nelle nuove condizioni della pratica medica. Una questione che solitamente nel dibattito bioetico non viene affrontata e su cui invece è particolarmente urgente riflettere considerata la crescente e diffusa percezione di una sfiducia nei confronti dei professionisti sanitari. Si predilige una posizione della relazione di fiducia centrata su di un ragionevole affidamento e su un mostrarsi meritevoli della fiducia ricevuta in qualità di agenti morali. La via scelta per trattare la relazione di fiducia, dunque, è quella di mettere in primo piano la sua dimensione etica attraverso l'analisi di tre principali concezioni morali: teoria della scelta razionale (R. Hardin), concezione kantiana e contrattualista (O. O'Neill), sentimentalismo humeano (A. Baier). Si privilegia l'opzione di Baier che pone al centro della vita morale le emozioni e i sentimenti. Tutto questo viene affrontato tenendo presente in particolare il caso di una relazione di fiducia tra un professionista della riproduzione assistita ed una paziente.