Un genere narrativo che non è "mai stato finora tentato nella nostra lingua": così lo stesso Fielding definisce il suo "Joseph Andrews". Pensato come feroce satira del coevo romanzo di Samuel Richardson "Pamela o la virtù ricompensata", il libro travalica il suo originale intento parodistico per diventare l'avvincente resoconto d'un viaggio avventuroso, denso di peripezie, di esperienze travagliate, di episodi movimentati e farseschi. I principi morali, enunciati con apparente noncuranza, la cultura e l'amore per i libri unito a quello per gli uomini, la lotta contro il male e il vizio: sono questi i corollari delle divertenti avventure narrate in uno stile vivace e variato, pervaso da quell'indefinibile, ineffabile quasi, humour che è da sempre prerogativa inglese.