Per la prima volta tradotti in italiano, i racconti di Filipowicz arrivano ad assumere una valenza universale pur attraversati di motivi e contesti autobiografici - la guerra, la natura, la provincia - che diventano la leva per riflettere sull'essere umano, indagato dallo scrittore polacco con rara acutezza. Colpisce la capacità di questo pittore dell'anima di creare atmosfera e costruire tensione drammatica. Temi come il dovere, la dignità, la fedeltà agli impegni, l'eroismo sono trattati con una leggerezza profonda, pensosa ma priva di pathos, che fa venire in mente Wislawa Szymborska, sua compagna per quasi un quarto di secolo.