Un classico di Sergio Finzi che parte dal paradosso di trovarsi in analisi soggetti la cui esperienza psichica si presenta tramata dai segni di un tempo di guerra mentre tutt'intorno c'è un tempo di pace. Il "tracciare" questi segni condurrà il lettore dentro una specie di thriller psicoanalitico che vedrà affiorare nella psiche umana configurazioni di colori, macchie, strisce che giocano un ruolo decisivo sull'esito di un'analisi. La nevrosi di guerra non colpisce combattenti o ex-combattenti, ma i loro discendenti, anche a decenni dal conflitto. Tuttavia è sempre un trauma che anziché connettersi a eventi bellici, si definisce rispetto al padre per sottolinearne le implicazioni sessuali. Il tratto originale e determinante del libro, oltre i sogni dei pazienti, rivela una lettura specifica dell'opera di Darwin. Punto di partenza (o di arrivo) sarà la scoperta della continuità tra forme della natura, animale, vegetale, ma anche minerale, e forme del soggetto. Lo schema dell'origine e della discesa dell'uomo aiuta a rilevare le corrispondenze con le tappe del soggetto in psicoanalisi.
Dei due procedimenti distinti da Freud, l’interpretazione e la teoria del sogno, si tratta per noi di scoprire i modi e le forme di una autonomia del sogno che, analogamen- te all’autonomia del significante linguistico in letteratura, faccia brillare la superficie e le forme rispetto ai significati o ai simboli del contenuto latente.
La geometria, più che il soddisfacimento allucinatorio di desideri repressi, diventa così la guida alla scoperta delle “giunture” che collegano le strutture formali del pensiero agli effetti del trauma, alle strutture ossee e corporee fino a incernierarsi alle leggi della natura e alle configurazioni della realtà. Si fa così dell’astrazione, ma sognare diventa una cosa tutt’altro che astratta che riguarda la verità della filosofia e la libertà dell’uomo.
“Per far emergere ciò che di universale c’è nei sogni di cia- scuno, la conoscenza pura e le trasformazioni dell’umanità cui ogni sogno contribuisce, non legherò i sogni a un loro sognatore di appartenenza. I sogni di più persone verranno impiegati nell’ordine e nella varietà in cui mi si sono pre- sentati in un decennio recente. Ordine e varietà casuali e non casuali.” — dal capitolo 2