Con sguardo alla disgregazione che mina tanti settori della vita sociale, e in particolare le coppie e le famiglie, il cardinale Carlo Caffarra asseriva che «la progressiva identificazione del diritto con il desiderio è la vera metastasi delle nostre società occidentali ». Questa affermazione, apparentemente cruda, che mette in contrasto l'autodeterminazione e la legge trova riscontro nelle 12 storie di crisi qui raccolte. I titoli dei capitoli rimandano a precise immagini archetipiche della psicologia analitica - l'Innocente, l'Orfano, il Guerriero, il Saggio, il Mago, il Folle - che l'Autore, avvocato familiarista, ha studiato nei suoi fondamenti. L'intento è di aiutare i singoli e le coppie a ritrovare attraverso le difficoltà anzitutto sé stessi, senza arrendersi agli oceani di sofferenza e di ingiustizia che il divorzio «facile» illude di non causare. Si trovano perciò qui dolorose vicende di separazione e divorzio, aspre lotte con l'altro e con sé stessi e però anche percorsi di rinascita. Una particolare attenzione è concessa agli uomini, che spesso, soprattutto quando sono padri, diventano la parte più punita nella ricomposizione del conflitto. I racconti sono stati trasfigurati nel rispetto del segreto professionale e per far emergere dalla realtà condizionata dagli schemi del divorzismo i princìpi della psicoanalisi di Jung e di successivi interpreti come l'americano James Hillman e l'italiano Claudio Risé, che firma anche l'incisiva Presentazione.
La crisi della famiglia naturale sta diffondendo in tutta la società malesseri
sempre più gravi, esplosioni di violenza e danni irreparabili nell’educazione
dei più giovani. Per non arrendersi a questa tragedia sociale e culturale, l’autore ha sviluppato con i suoi studi la Conciliazione Familiare, un metodo per affrontare le emergenze di coppia con un approccio professionale diverso da quello consueto. L’obiettivo? Valutare caso per caso che cosa ogni marito e ogni moglie possano ancora fare singolarmente e insieme per salvare il matrimonio. Il presente saggio non è, pertanto, pensato solamente per gli addetti ai lavori, ma per tutti coloro che vogliono ripensare alle proprie difficoltà familiari da un’angolatura diversa da quella oggi tradizionalmente proposta, che lascia aperta la possibilità al recupero del rapporto.
In questo libro, Massimiliano Fiorin, noto avvocato civilista autore di La fabbrica dei divorzi, traccia un bilancio controcorrente degli oltre quarant’anni trascorsi da quando in Italia – come nel resto del mondo occidentale – porre fine al proprio matrimonio è diventato un diritto soggettivo di ciascuno dei coniugi.
Il sistema giuridico infatti favorisce il divorzio in tutti i modi, adeguandosi ai condizionamenti della mentalità imperante e lo tutela e incoraggia molto più di tutti gli altri diritti o doveri concernenti la famiglia.
Autore
Massimiliano Fiorin è nato nel 1967 a Bologna, dove tuttora vive e svolge la professione di avvocato civilista. Giornalista pubblicista dal 1992, in passato ha collaborato con diverse testate anche di livello nazionale. Attualmente, oltre all’attività professionale, collabora a diversi blog e ad altre iniziative culturali. È stato presidente della Camera Civile di Bologna fino al 2011. Coniugato, ha tre figli maschi. Ha scritto questo libro nella speranza di aiutare loro e tanti altri a non cadere nel meccanismo infernale della fabbrica dei divorzi. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato La fabbrica dei divorzi (2008).