Per spiegare molte delle storture del mondo contemporaneo basta una semplice considerazione: la mente umana è relativamente nuova, viene usata intensamente solo da una decina di migliaia di anni. Lo stomaco invece, tanto per fare un esempio, ha avuto a disposizione centinaia di migliaia di anni per perfezionarsi. Tra i disastri che discendono dalla scarsa capacità umana di usare il cervello c'è l'enorme difficoltà di costruire storie d'amore davvero soddisfacenti. Piuttosto recente, infatti, è anche l'affermarsi dell'amore romantico come fulcro dell'esistenza degli individui: per migliaia di anni l'uomo ha avuto priorità drammaticamente più urgenti: mangiare, trovare riparo per la notte, sfuggire ai briganti e ai soldati del re. Logico quindi che non abbiamo accumulato molta esperienza come amanti... È l'ambito, così poco conosciuto ma così importante, affrontato da Jacopo Fo in questa "Corretta manutenzione del maschio" (però in realtà anche delle femmine), che fornisce alcune informazioni essenziali sull'amore a partire proprio dal cervello, completamente diverso nell'uomo e nella donna. Lo fa in modo divertito, leggero, tra osservazione quotidiana e vita domestica, scienza e teatro. Ma ogni gioco teatrale, si sa, è cosa seria. O almeno, felicemente semiseria.
Le risorse sono limitate e si è caduti nella tentazione di usarle solo per il bene di alcuni impedendone l’accesso a tutti. Ma non esiste potere di nessun tipo che possa fare paura se continuiamo a impegnarci in prima persona e insieme. Non si può fermare la vita quando a credere nella vita non sono persone isolate ma un popolo: il popolo dei nuovi stili di vita.
Il libro, in cui trovano posto la documentazione scientifica e l’arte del comunicatore, vuole essere uno strumento per rilanciare l’impegno a proseguire il cammino in un momento favorevole, in cui tutto ha una risonanza planetaria, dalle culture ai beni della natura.
Per condividere valori e obiettivi viene presentata una scheda finale di "Piste per l’impegno", semplici "sentieri" da imboccare per dare un giusto contributo al un mondo di fraternità e di pace.
Un libro di divulgazione che fa cadere molti pregiudizi e coinvolge sul nuovo perché anche nei prossimi anni si possa dire: "Non è vero che tutto va peggio".