I nove mesi di gestazione sono un tempo adeguato, perché inscritto dalla natura nel corpo e nella psiche umani, per preparare due genitori alla rivoluzione totale che un bambino in arrivo porterà. Quel tempo si fa terribilmente breve per molte donne e molti uomini incerti sul da farsi alla notizia della gravidanza, e ciò genera inevitabilmente fretta. Essa si combina con alcuni elementi socio-culturali di fondo: chiarirli è il primo merito di questo libro, frutto dell’esperienza dell’Autrice come psicologa clinica e di studi specifici sulla materia. Le tante storie raccontate descrivono il dramma di quel poco tempo destinato spesso, quando la decisione è di interrompere la gravidanza, a generare un lutto che permarrà non elaborato per molti anni o addirittura per sempre. Alcune parole chiave isolate al termine di ogni storia fissano ciò che le accomuna. Vengono inoltre presentati gli ultimi studi scientifici sul post-aborto e il metodo di cura “Centrato sul bambino”, per superare il senso di colpa, perdonare e perdonarsi, dare un nome e lasciare andare il figlio abbandonato.