Che cosa connette la costruzione di un muro a secco con la formazione? Entrambe richiedono attenzione, cura, creatività e immaginazione. La metafora dell’opera accompagna la descrizione del lavoro formativo come una composizione materiale e simbolica, radicata nell’esperienza del corpo e nei linguaggi estetici e mirata a generare teorie soddisfacenti e pratiche condivise. La formazione dei formatori richiede oggi modelli e teorie innovativi, capaci di innescare processi autenticamente trasformativi, in grado di fare la differenza, di modificare emozioni e idee, di incidere sulle relazioni e sui contesti, sui processi organizzativi e forse, nel lungo periodo, sul sistema sociale più ampio.
La spirale della cura si propone come un modello complesso di formazione cooperativa e di ricerca, sviluppato nel lavoro con educatori, pedagogisti, insegnanti, operatori sanitari, orientatori. Il testo offre molti esempi, proposte operative, analisi concettuali e spunti per la riflessione personale.