Comincia con questa drammatica constatazione la lucida e allarmante analisi di Khaled Fouad Allam dopo la strage nella sede della rivista satirica Charlie Hebdo di Parigi. Il sociologo di origine algerina fa notare che non è un caso che l'attentato sia avvenuto nella capitale francese, luogo altamente simbolico per tutto ciò che concerne la libertà, dalla Rivoluzione illuminista in poi. Inoltre, la testata non è un periodico qualunque, poiché da sempre si batte contro ogni forma di censura. Anche questo, dunque, un luogo-simbolo. Infine, non è certo casuale il fatto che siano stati uccisi alcuni tra i più grandi vignettisti del mondo. Ci sono stati tentativi, in passato, in altri giornali, ma il contesto di oggi è totalmente cambiato, spiega Fouad Allam. E il contesto è quello della nascita di un Califfato e di un esercito che fa leva su nuove forme di jihadismo. Siamo entrati in un'altra epoca, molto pericolosa. Basta leggere i proclami dell'Isis per vedere come facciano leva su forme individuali di "guerra santa", investendo ragazzi e ragazze - di seconda generazione e nati in Europa - di una missione sacrale che l'autore chiama "terrorismo di prossimità", ovvero capace di esplodere in qualunque città, in qualunque Stato del mondo. Nel saggio l'autore spiega chi sono, dove si nascondono e come agiscono i jihadisti senza volto che parlano francese, tedesco, inglese, danese, italiano, delineando gli scenari raccapriccianti di un conflitto che l'Occidente dovrà affrontare.
Che cos'è l'ISIS e cosa si nasconde dietro la proclamazione del "Nuovo Califfato Globale"? Dove ci porterà il jihad lanciato contro l'Occidente che in pochi mesi ha conquistato le terre di Libia, Iraq e Siria? Chi sono i jihadisti senza volto che parlano italiano, francese, inglese, tedesco e mozzano le teste agli infedeli occidentali? I miliziani del sedicente Stato Islamico, maestri d'indottrinamento feroce, hanno conquistato le terre del petrolio fino all'Egitto annunciando la restaurazione dell'impero musulmano. Hanno manipolato le menti e i cuori di migliaia di ragazzi europei trasformandoli in boia. Lo stanno facendo con le migliaia di profughi dell'Africa, che respinti dall'Europa ricca vanno cercando qualcosa in cui credere. Sono un esercito enorme dotato di armi sofisticate. Il coltello si usa per sgozzare le gole dei prigionieri in "esecuzioni esemplari" da mostrare sul web. Non sono più sparuti terroristi, ma migliaia di soldati ben addestrati e ben pagati, molti dei quali reclutati a Londra, Parigi e persino nel Veneto italiano. Khaled Fouad Allam, massimo esperto in Italia di questioni mediorientali, dipana un'intricata matassa cominciando dalla storia del primo jihadista europeo diventato terrorista nel 1995. L'autore rintraccia le radici dell'euro-terrorismo, entrando nella psicologia del moderno radicalismo islamico che si serve di Internet per cercare consenso e globalizzare la paura...