DESCRIZIONE DEL LIBRO
27 dicembre 1788: mentre Venezia è avvolta dal più freddo inverno a memoria d’uomo, un burchiello diretto a Mestre rimane bloccato in mezzo alla laguna gelata. Dentro la cabina, Elisabetta Grimani, da anni sofferente di epilessia, riflette sul destino che l’ha portata a sposare il procurator Lodovico Manin, uomo mite e scrupoloso ma troppo assorbito da impegni pubblici e dall’amministrazione di un patrimonio incommensurabile per prestare attenzione alla sua condizione di donna e madre mancata. Giunta in Friuli, la famiglia si segrega in un’anomala villeggiatura invernale. Mentre da Venezia giungono gli echi di un carnevale spensierato, la villa Manin di Passariano, Versailles del Friuli, nasconderà nel suo labirinto l’accennato tentativo della donna di cambiare il proprio destino. Rientrati a Venezia, i Manin scoprono di essere catapultati al centro dell’attenzione della capitale a causa della candidatura al dogado, proposta e quasi imposta a Manin dal cognato Francesco Pesaro, che Elisabetta considera un nemico della famiglia. La morte di Elisabetta nel 1792 lascia Lodovico Manin solo di fronte all’indecisione del patriziato veneziano, all’incalzare degli eventi francesi e all’arrivo dell’Armata d’Italia che violerà la sovranità della Serenissima al seguito di Napoleone Bonaparte.
L'AUTORE
Alberto Frappa Raunceroy è nato a Udine da antica famiglia friulana. Per anni ha cercato altrove quello che possedeva in Friuli: l’ispirazione. Scrive ispirandosi ai classici della letteratura europea. Nel 2007 ha pubblicato per le Edizioni Segno La condanna dei tre capitoli, romanzo storico-teologico in controtendenza e in polemica con certe fiction americane che, violentando storia e filologia, trasfigurano la letteratura e l’umanesimo occidentali