Nel Discorso della Montagna, i poveri son detti beati: ma bisogna voler capire, e «Chiesa dei poveri», «opzione preferenziale per i poveri» sono espressioni tanto equivoche da dimostrare che sulla figura del «povero» c'è davvero bisogno di far chiarezza. E' la via seguita dall'autore di questo libro certamente dissonante con lo «spirito del tempo» (pp. 232).