«Un giovane gentiluomo che si è reso protagonista di uno spettacolo dei giuseppe gangale più rari in tutta l'Inghilterra». Così scriverà il padre Gesuita Robert Parsons quando presenterà il messaggero della stessa lettera a Papa Gregorio XIII. Nel più ampio progetto di restaurazione dell'Antica Fede in Inghilterra, dal 1579 al 1583, fondò e organizzò l'Associazione Cattolica, contribuì alla nascita delle tipografie clandestine a Greenstreet, East Ham e Stonor Park, ideò e finanziò la realizzazione dei dipinti raffiguranti Martiri e Testimoni dell'Inghilterra nella chiesa del Collegio inglese a Roma. Sempre pronto a versare il sudore e qualora ce ne fosse stato bisogno anche il sangue per il bene della causa cattolica, accompagnò i padri Gesuiti Parsons e Campion in missione a Londra e nelle contee dell'Inghilterra fornendo loro tutto il sostegno economico di cui avevano bisogno, nonché la sua intelligenza missionaria. Fu uno degli uomini più perseguitati dal regime elisabettiano, che sapeva che i Padri della Compagnia erano custoditi e sostenuti da lui. Per questo fu definito dai contemporanei "l'angelo dei martiri inglesi".
Nato a Londra nel 1477 (o 1478), avvocato e insegnante di diritto, si distinse per il suo impegno sociale e per le sue capacità politiche fino a essere eletto in Parlamento. Non appoggiò la condotta di re Enrico VIII sulla questione del divorzio e per questo fu incarcerato nella Torre di Londra. Fu condannato a morte e decapitato nel 1535, dando testimonianza della fedeltà a Dio e alla Chiesa.
Giuseppe Gangale ripercorre la storia e le scelte di Priscilla e Aquila, apostoli di vita coniugale, che ebbero un ruolo di primaria importanza durante i primi passi compiuti dalla Chiesa.