Per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni Fiorentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi, senza mai vacillare davanti a nulla, resistendo alle minacce del padre di lei e senza perdere le speranze neppure di fronte al matrimonio d'amore di Fermina con il dottor Urbino. Un eterno incrollabile sentimento che Fiorentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino all'inattesa, quasi incredibile, felice conclusione. Una storia d'amore e di speranza con la quale, per una volta, Gabriel García Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo continuo impegno di denuncia sociale per raccontare un'epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico da cui emergono il gusto intenso per una narrazione corposa e fiabesca, le colorate descrizioni dell'assolato Caribe e della sua gente. Un affresco nel quale, non senza ironia, si dipana mezzo secolo di storia, di vita, di mode e abitudini, aggiungendo una nuova folla di protagonisti a una tra le più straordinarie gallerie di personaggi della letteratura contemporanea.
"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Márquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".
Per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni Fiorentino Ariza ha perseverato nel suo amore per Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caraibi, senza mai vacillare davanti a nulla, resistendo alle minacce del padre di lei e senza perdere le speranze neppure di fronte al matrimonio d'amore di Fermina con il dottor Urbino. Un eterno incrollabile sentimento che Fiorentino continua a nutrire contro ogni possibilità fino all'inattesa, quasi incredibile, felice conclusione. Una storia d'amore e di speranza con la quale, per una volta, Gabriel García Márquez abbandona la sua abituale inquietudine e il suo continuo impegno di denuncia sociale per raccontare un'epopea di passione e di ottimismo. Un romanzo atipico da cui emergono il gusto intenso per una narrazione corposa e fiabesca, le colorate descrizioni dell'assolato Caribe e della sua gente. Un affresco nel quale, non senza ironia, si dipana mezzo secolo di storia, di vita, di mode e abitudini, aggiungendo una nuova folla di protagonisti a una tra le più straordinarie gallerie di personaggi della letteratura contemporanea.
In questo libro "Gabo", Gabriel García Márquez, ricrea e racconta un periodo fondamentale della sua vita, gli anni dell'infanzia e della giovinezza, quelli in cui si forma l'immaginario che, nel tempo, darà vita a "Cent'anni di solitudine" e tanti altri romanzi. L'autore fa rivivere gli anni trascorsi sulla costa caraibica della Colombia, a contatto con una realtà miracolosa in cui il magico era prima di tutto un elemento del quotidiano. Il lettore di García Márquez troverà l'eco delle storie e dei personaggi che hanno animato "L'amore ai tempi del colera", "Cronaca di una morte annunciata" e altri romanzi dell'autore.
Questo volume raccoglie testi e articoli pubblicati su vari giornali dal 1974 al 1995, in cui lo scrittore si sofferma sugli scenari più roventi dell'ultimo scorcio del Novecento: le difficoltà della costruzione del socialismo a Cuba, strangolata dal blocco statunitense, la lotta armata dei Montoneros contro la dittatura militare argentina, la fulminea presa del Palazzo Nazionale di Managua da parte dei sandinisti, la piaga del narcotraffico in Colombia, ma anche la Rivoluzione dei garofani in Portogallo, il dramma dei profughi vietnamiti, la poco nota avventura di Ernesto Che Guevara, guerrigliero in Angola in nome della solidarietà internazionalistica.
Questo secondo volume completa la pubblicazione dell'opera narrativa di García Márquez nei Meridiani. Le opere presentate, in traduzioni riviste o interamente rinnovate, vanno dal 1972 al 1994, data dopo la quale "Gabo" si è dedicato soprattutto all'autobiografia e alla raccolta dei suoi scritti giornalistici. Da "La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata" a "L'autunno del patriarca", da "Cronaca di una morte annunciata" a "L'amore ai tempi del colera" le opere dello scrittore colombiano curate da Bruno Arpaia.
Questo volume raccoglie testi e articoli pubblicati su vari giornali dal 1974 al 1995, in cui lo scrittore si sofferma sugli scenari più roventi dell'ultimo scorcio del Novecento: le difficoltà della costruzione del socialismo a Cuba, strangolata dal blocco statunitense, la lotta armata dei Montoneros contro la dittatura militare argentina, la fulminea presa del Palazzo Nazionale di Managua da parte dei sandinisti, la piaga del narcotraffico in Colombia, ma anche la Rivoluzione dei garofani in Portogallo, il dramma dei profughi vietnamiti, la poco nota avventura di Ernesto Che Guevara, guerrigliero in Angola in nome della solidarietà internazionalistica.
Il giovane Garcìa Marquez, inviato di "El Espectador", tocca, dal 1955 al 1960, le maggiori capitali europee. A Venezia insegue la passione per il cinema, a Parigi si interessa di celebri casi giudiziari, visita i campi di concentramento in Germania, supera la cortina di ferro e spedisce al giornale alcuni articoli che verranno censurati per non urtare il regime militare colombiano. Il ritorno in patria e il racconto della rivoluzione cubana e della fine del regime nel suo paese, insieme alle speranze democratiche, chiudono idealmente il volume, mettendo a confronto la "decadenza" del Vecchio mondo e la "rinascita" del nuovo.