Questo libro è una presa di parola pubblica da parte di donne consapevoli della loro differenza, soggetto politico femminile che sempre più si affaccia nella sfera simbolica e sociale. Ma la produzione delle riflessioni in tale campo quasi mai si allarga per coinvolgere la sfera del religioso; e ancor meno si inoltra in un registro interreligioso. Sia nella opinione pubblica, sia negli studi specialisti le parole patriarcato e androcentrismo sono state considerate dai più come categorie estranee o addirittura confliggenti con l'orizzonte delle fedi, e a maggior ragione con quello delle istituzioni storiche a monopolio maschile che delle fedi si sono fatte interpreti legittime e depositarie di ortodossia. Ma donne di fede che sanno leggere criticamente tali fenomeni e che non si lasciano depredare da quel tesoro d'oro puro che è la fede esistono, serbano dentro di sé i doni del divino, li condividono in pratiche sinodali, vivono. con consapevolezza la dimensione spirituale maturata con gioia e con fatica e non tacciono.
Si può arrivare a riconoscere la piena dignità delle donne, che prelude al riconoscimento della dignità di ogni persona, superando i pregiudizi di razza, etnia, classe?