Il volume analizza i caratteri e la struttura del governo del territorio della Sicilia moderna (secc. XVI-XVII), riletti attraverso le descrizioni e rappresentazioni (mappe, disegni, relazioni) che di esso hanno promosso istituzioni pubbliche e soggetti privati. Una conoscenza che accresce la percezione dello spazio governato grazie alla definizione delle sue distanze e delle soluzioni per vincerne gli ostacoli. La conoscenza del territorio è premessa per strutturare i diversi sistemi amministrativi, muovere uomini e cavalli in difesa di città e coste, articolare la rete postale, organizzare la circolazione delle merci, distribuire risorse e carichi fiscali, coordinare nella scacchiera complessa del territorio i siti per le nuove fondazioni. Una vicenda che sposta l'attenzione dalla cultura dei giuristi e dei letterati alla grande cultura dei 'tecnici', cogliendo indirizzi e ritmi della modernizzazione del territorio nelle aspre contese per l'acqua e nell'esperienza delle 'nuove fondazioni' (1580-1650), che definiscono i rinnovati rapporti tra città maggiori e minori.