Per molto tempo liturgisti e teologi hanno guardato al rapporto tra liturgia e secolarismo in modo troppo ristretto e schematico. Spesso si presume che nell’accogliere la cultura del “secolo”, si debba abbandonare la liturgia, o, al contrario, che nello scegliere la liturgia si debba chiudere la porta alla cultura secolare. A partire dal solco tracciato dai documenti conciliari, l’autore respinge la presunta incolmabile frattura fra liturgia e cultura secolare, cercando di mostrare che, se si è sinceramente preoccupati del futuro della fede cristiana, tali modelli di pensiero possono e devono essere lasciati alle spalle, hanno bisogno di essere risignificati nel modo più profondo possibile. Le riflessioni di questo testo contribuiscono a una più profonda comprensione di come un rinnovato dialogo tra liturgia e cultura può diventare fertile per il futuro della fede cristiana.
Joris Geldhof (Aalst 1976) è professore di liturgia e teologia sacramentaria presso la Facoltà di teologia e studi religiosi dell’Università cattolica di Leuven (Belgio) e preside dell’Istituto liturgico della medesima università. È caporedattore della rivista Questions Liturgiques/Studies in Liturgy. Le sue principali aree di ricerca sono la teologia liturgica, l’eucaristia e le questioni relative alla sacramentalità cristiana in un mondo secolarizzato.