Il volume, attingendo alla millenaria esperienza storico-culturale della civiltà romana, presenta i tratti caratterizzanti due cruciali concettualizzazioni giuridiche, libertas e civitas, che sono da ritenere senza dubbio fondanti delle successive e multiformi istituzioni civiche e politiche dell'Occidente. Nella convinzione che da una più consapevole visione diacronica traggano forza valori giuridici permanenti e perciò 'contemporanei', sono altresì oggetto di più ravvicinata analisi, per un verso, l'equilibrio storicamente realizzatosi tra sovraordinata preminenza politica di Roma repubblicana e spazi di libertas propri di molte comunità delle province, per altro verso, l'ardita costruzione giuridica per cui il principio di esclusività della civitas Romana, saldo fino al Principato, non precluse l'armonica integrazione tra la communis patria iuris da essa espressa e i valori particolaristici della patria naturae o loci dei cives nativi dei municipia sparsi nella penisola.