La presente edizione di un libro che appartiene alla ristretta schiera dei capolavori assoluti, col testo critico latino a fronte di una nuovissima traduzione italiana, si impone per rigore, facilità di lettura, limpidità di commento. Si hanno ancora dubbi sull'autore dell'Imitazione: il curatore propende per l'abate benedettino Giovanni Gersen, cadute ormai le impossibili attribuzioni a Tommaso da Kempis e a Giovanni Gerson (pp. 544, II ed.).