Bartolomé Gaite, il protagonista di questo romanzo, è un personaggio realmente esistito, ex militare ormai in pensione, che ha passato la vita a tentare di organizzare nel suo Paese, il Paraguay, una rivoluzione contro i dittatori che si sono susseguiti al potere: grandi slanci puntualmente frenati dalla mancanza di mezzi e di organizzazione. Costretto a sopportare lo scherno dei vicini, a lottare per evitare lo sfratto, a sottrarsi ai rimproveri della moglie, sempre accompagnato dalla sua vecchia e fedele bicicletta, Gaite non perde mai la speranza. La rivoluzione è la sua ossessione e dal suo esilio argentino vive nell'attesa di un segnale, di un progetto credibile che possa restituirgli il ruolo e le speranze perdute.