L'opera intende riproporre quell'interesse per gli studi sistematici relativi alla tarda giurisprudenza romana, in particolare applicati alle opere di codificazione, ripercorrendo, attraverso il confronto capillare degli schemi del Codex Theodosianus e del Codex Jiustinianus, le forme di riflessione logica e di costruzione di un sistema giuridico codicistico. Salvo poi ampliare il confronto anche nello schema del Digesto la cui formazione si veniva verosimilmente completando proprio nel periodo in cui iniziava quella del codice del 534: la stesura di quest'ultimo, dunque, ne potrebbe essere stata a sua volta influenzata. Ne deriva un singolare tessuto di influenze incrociate su cui un ruolo importante devono avere svolto le scuole.