Gli esseri umani hanno le gambe: per questo, da sempre, si sono spostati, a volte per migliaia di chilometri, in fuga da qualcosa o guidati dal desiderio di scoperta, per allontanarsi o per avvicinarsi, per conoscere o per dimenticare. La capacità di "migrare", oltre a quella di accrescersi demograficamente, ha permesso loro di insediarsi poco a poco in gran parte del pianeta. La vicenda migratoria coinvolge una pluralità di aspetti, i cui risvolti sono spesso poco noti e le statistiche spesso non aiutano a comprenderne le implicazioni. Questa piccola introduzione prende le mosse dalla storia del fenomeno e ne analizza gli aspetti geopolitici, rispondendo a domande solo all'apparenza banali e dai risvolti talvolta sorprendenti: chi sono i "migranti" e perché intraprendono il loro viaggio? Dove e come vengono accolti? Il loro arrivo è un costo o un beneficio per il paese ospitante, e in che misura? Una guida per capire che cosa sono i movimenti di popolazione e cosa hanno significato e significano ancora oggi.
Nel libro il processo è ricordato fin dagli inediti antefatti e seguito nei suoi tratti più salienti, mettendo in luce le non comuni difficoltà derivanti dalla sua inconsueta vastità e svelando retroscena e passaggi sconosciuti o non esattamente riportati, fino al suo epilogo giudiziario e al suo impatto nella coscienza sociale. Fondamentale appare l'approfondita valutazione dei risultati probatori offerti dal processo, insieme con le notazioni umane dei protagonisti di esso, che emergono da un'indagine obiettiva ed approfondita. L'autore è riuscito, pur non trascurando la sostanza giuridica dell'indagine, a conferire al racconto uno stile agile e chiaro, centrando gli elementi che potessero incuriosire, o comunque interessare, il lettore. Dando così luogo a un contributo di carattere rigorosamente storico, e quindi, obiettivo, ma subiettivato dai riferimenti personali di chi l'ha vissuto sì da giustificare lo slogan" la vita d'un uomo attraverso un processo".