Il testo costituisce uno strumento per una immediata comprensione del nuovo Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36). A tal fine tutte le disposizioni riportano, in modo comparato e articolo per articolo, la disciplina in vigore e quella previgente, non limitata al testo del d.lgs. n. 50/2016, ma comprensiva di tutte le disposizioni correlate extra-codicistiche che - con la riforma - hanno fatto ingresso nel nuovo Codice appalti. Inoltre, sotto ciascuna previsione normativa è riportato un commento che evidenzia le novità, teoriche e pratiche, discendenti dalla riforma, con aggiornamento anche ai più recenti arresti della giurisprudenza nazionale e UE. Il Codice dei contratti pubblici 2023 è, infine, completato da un'utilissima appendice che contiene gli allegati al nuovo codice, indispensabili per la piena operatività delle nuove disposizioni. Prefazione di Francesco Caringella.
Il volume rappresenta un unicum nel suo genere, anzi ad essere precisi introduce un vero e proprio nuovo genere: quello della scrittura e narrazione e-pistolare, ossia un racconto attraverso e-mail.
Il modello da cui muove l’opera è quello dei vecchi epistolari che raccoglievano le lettere con i quali le persone si narravano gli accadimenti o condividevano le proprie riflessioni sul reale. Ma questo e-pistolario (2.0) raccoglie le e-mail inviate dall’Autore (socio di uno dei più importanti studi legali italiani) dal 21 marzo al 3 maggio 2020 (durante la quarantena in Fase 1) ai propri colleghi di studio (circa 200 persone). In quelle email (una al giorno), l’Autore condivideva le riflessioni (giuridiche e non) che nascevano da quella situazione di costrizione e che potevano muovere da una notizia, da un evento, da un timore, da una speranza o da una immagine… ogni giorno quell’immagine, quella speranza, quel timore o quell’evento dell’oggi trovava un suo riferimento nella letteratura, nella filosofia o nella poesia del passato.
Le e-mail raccolte in questo e-pistolario, intervallate dalle prime pagine dei quotidiani e da fotografie, raccontano la Primavera 2020 in cui l’Italia, i suoi cittadini, i suoi lavoratori e i suoi bambini furono sospesi in un limbo, dovendo mettere in quarantena sé stessi, le proprie professionalità e passioni, e i propri affetti.
Con il fascino discreto di una ‘ritrovata’ scrittura e-pistolare questo volume va, dunque, ad inaugurare una ‘ritrovata’ forma di narrazione molto asciutta a cavallo tra il racconto e il saggio, con un filo diretto di comunicazione con la cronaca del Corriere della Sera, e che giorno dopo giorno, quotidiano dopo quotidiano, foto dopo foto, ci conduce per mano all’interno di quei giorni di quarantena, con un’analisi non solo giuridica di ciò che è accaduto in quelle settimane in cui la vita e, in buona parte, anche le libertà e i diritti sono stati sospesi.